OLIMPIADI DI TOKYO
- 23 Luglio – 09 Agosto 2021
- Programma gare
- Approfondimento finali di mattina
- Tempi limite (2020)
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- Procedura di qualificazione
Nel marzo di quest’anno, il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha rivelato le nuove date dei Giochi Olimpici della prossima estate. Dal 23 luglio all’8 agosto. Le date cadono quasi esattamente un anno dopo le date originali dei Giochi 2020, rinviate a causa della pandemia di coronavirus.
Ad un anno esatto dal più grande evento sportivo estivo del mondo, i sondaggi nella nazione ospitante mostrano il malcontento diffuso. Solo il 23,9% dei cittadini è favorevole allo svolgimento delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi. Più della metà dei 2.097 cittadini giapponesi intervistati per telefono riferisce di essere “insoddisfatta” della risposta del Primo Ministro Shinzo Abe alla situazione coronavirus. (Kyodo News)
Inoltre, il 36,4% degli intervistati pensa che i Giochi estivi dovrebbero essere rinviati di nuovo. Il 33,7% li vorrebbe cancellati per dare priorità alle risorse per combattere la diffusione del coronavirus in Giappone.
Inoltre, il 66,4 % ritiene che il governo dovrebbe dichiarare nuovamente lo stato di emergenza in risposta alla recente impennata del numero di nuovi casi di virus a Tokyo.
Al momento il Giappone segnala 25.692 casi di coronavirus (lo 0,02% della popolazione), con 988 morti.
LE OLIMPIADI FONTE DI DISSENSO
La diminuzione di entusiasmo nei confronti delle Olimpiadi in Giappone è causata anche dalla gestione della pandemia. Vi è però uno studio che analizza il dissenso dei cittadini nei confronti di tutto ciò che ruota intorno all’organizzazione di un evento come i Giochi. La ricerca, denominata Public-Opinion-in-Olympic-Cities analizza lo stato d’animo dei cittadini in più periodi storici. I ricercatori hanno concluso che, storicamente, “ospitare le Olimpiadi è pieno di preoccupazioni, polemiche e persino di opposizione”.
Nello studio si osserva inoltre che “è in questa fase [di attuazione] che le questioni relative ai costi, al traffico e alla definizione delle priorità dell’agenda urbana diventano più acuti e generano apprensione e conflitti”.