I record sono come le bolle di sapone, si fanno per essere infranti.
Ho questa frase stampata in testa, fa parte di quegli aforismi motivazionali che adoravo da bambina. Eppure non riesco proprio a ricordare chi l’abbia pronunciata, dove fosse scritta.
Le bolle di sapone, ovvero i record, siglati al mondiale di Roma 2009 sembravano fatte di granito. Sembrava impossibile che, una volta vietato l’uso dei costumi gommati qualcuno potesse anche solo avvicinarsi.
Ne sono rimasti solo 8
E’ vero. Sono passati 10 lunghi anni, ma vedendo il differenziale che all’epoca si delineava tra gomma e tessuto, avremmo scommesso tutti che ce ne sarebbero voluti almeno 50, prima di scalfire quei crono sconvolgenti.
E invece la realtà supera l’immaginazione. Ai recenti mondiali coreani sono stati tre i record del mondo che hanno superato quelli dell’edizione romana.
Kristof Milak
I 200 delfino nuotati dall’ungherese sono, forse, la gara che più a impressionato gli appassionati di nuoto durante il mondiale di Gwangju.
1.50.73 è un tempo che mette i brividi, se non altro perchè abbassa di quasi un secondo il precedente record del mondo. E non si tratta di un record qualunque. 1.51.51 sigillato da Sua Maestà Michael Phelps (che ad oggi mantiene solamente il record del mondo nei 400 misti).
Confrontando le due prestazioni non si può non notare che il passaggio ai 100 metri è esattamente lo stesso: 52.88 per entrambi. Questo significa che il magiaro è riuscito nell’impresa di una seconda parte di gara ben 8 decimi più veloce di quanto fatto dallo squalo di Baltimora.
4×200 stile libero donne
L’Australia ha fatto un salto di qualità. Non solo confermandosi al vertice della velocità femminile con la vittoria della 4×100. Ma sorprendendo anche nella doppia distanza e nuotando la 4×200 più veloce di sempre a 7.41.50. Le Australiane, lanciate da una Ariarne Titmus da 1.54.27 toccano la piastra davanti alle statunitensi che nuotano a loro volta un tempo inferiore al precedente primato mondiale. 7.42.08 era infatti il crono con cui la Repubblica Popolare Cinese si era imposta nel 2009. Cina che in questa edizione rimane ai piedi del podio.
Caeleb Dressel
Eletto uomo dei campionati. Sembra fare di tutto perchè la gente si sprechi in paragoni e confronti con il più forte di tutti i tempi. Che possa essere o meno il nuovo Michael Phelps di sicuro qualche giorno fa gli ha strappato dal curriculum il record del mondo dei 100 farfalla.
49.50 contro il 49.82 di Phelps. Lo split di Dressel ai 50 metri è 22.83 ( buono per un quinto posto nella finale iridata dei 50 farfalla ) , oltre mezzo secondo più veloce del passaggio che fece l’americano nella piscina del Foro Italico.
Sfiorato
Sempre lui. Caeleb Dressel ha dato continue prove di forza durante questo campionato del mondo. Ha vinto ben 8 medaglie di cui 6 del metallo più prezioso. Tra queste si è imposto nella gara regina del nuoto: i 100 stile libero. Nella finale del Nambu Aquatics Center ha accarezzato un altro storico record del mondo. Nuotando 46.96 il 23enne è andato a soli 5 centesimi dal WR gommato di César Cielo Filho.
Alcune bolle di sapone sembrano ancora irraggiungibili. Ma quanto ci vorrà prima che qualcuno soffi così forte da far scoppiare tutti i record del mondiale dei record?