Con la preziosa collaborazione di Stefano Nurra. Video analista e coach della Turkish Swimming Federation, di Energy Standard Swim Club, e dell’Austrian Swimming Federation.
Qualche giorno fa Andrii Govorov ha stabilito il nuovo record del mondo nei 50 delfino al Trofeo 7 Colli.
Il precedente record apparteneva a Rafael Munoz del 2009, dove indossava il “super costume gommato”.
Ho avuto l’onore di lavorare con Andrii per qualche stagione e poi siamo rimasti comunque in contatto.
Pensavo di scrivere un articolo in cui dare risalto alla incredibile prestazione, ma la lettura di diversi commenti sui social media ha attirato la mia attenzione.
In diversi si ergono a grandi esperti di nuoto e dispensano consigli con grande generosità.
Suggerimenti come “se migliorasse la fase subacquea potrebbe andare più forte” o “non è molto potente, se solo aumentasse la potenza…” sono stati postati ovunque.
Ero tentato di rispondere e provare a spiegare, ma una persona per me importante una volta mi ha detto “non dare credito a chi pensa di sapere tutto” (“Don’t feed the troll” l’espressione in inglese rende molto di più) e così ho desistito.
Ho deciso di analizzare la prestazione di Govorov e di confrontarla con il precedente record del mondo per capire meglio come è stata realizzata.
Non penso che esista la perfezione, ma un record del mondo è quanto di più gli si avvicini.
Qualche considerazione
Michael Jordan e Shaquille O’Neil sono uguali in tutto? E Carl Lewis e Usain Bolt? O Roger Federer e Rafa Nadal?
Possiamo confrontare i risultati, i punteggi, i tempi ma ogni singolo atleta ha le sue caratteristiche peculiari.
Usain Bolt, per esempio, ai 20-30 metri dei 100 piani non è quasi mai in testa alla gara, ma da quel punto in poi la sua azione diventa fantastica e dominante. Qualche atleta è più forte nella prima parte e qualcun altro alla fine (guarda l’esempio Dressel/Peaty qui)
L’Analisi
Il nuoto, più di ogni altro sport, offre la possibilità di analizzare ogni singola sezione di gara e ogni dettaglio: per un’analisi statistica è fantastico.
Ogni tipologia di analisi può essere esaminata da due diversi punti di vista:
Assoluto ed individuale.
Dal punto di vista assoluto è possibile analizzare la gara senza conoscere l’atleta nel dettaglio. Possiamo osservare i vari valori, la loro evoluzione e la proporzione fra i diversi parametri. È possibile comparare atleti gare diversi, inoltre si definiscono i punti forti e deboli della prestazione.
Per un’analisi soggettiva e più mirata della gara abbiamo necessità di conoscere nel dettaglio l’atleta, la sua storia, i suoi dati precedenti e sicuramente le sue caratteristiche personali.
La ricerca di evoluzione non deve avere mai fine ed è sempre possibile migliore: se vogliamo lavorare con l’alto livello dobbiamo essere molto precisi e dobbiamo considerare le caratteristiche peculiari dell’atleta.
Nel processo di formazione dobbiamo lavorare soprattutto sui presupposti della prestazione stessa ricordando che anche i grandi campioni sono uomini o donne con i propri punti forti e deboli.
C’è chi pensa che l’allenatore possa “creare” l’atleta. Ai livelli alti, gli allenatori esperti sanno bene che si può sono mettere in condizione gli atleti di realizzare ciò che è il loro potenziale.
Il concetto fondamentale è per dare tutte le opportunità agli atleti non possiamo trascurare o ignorare l’uomo che fa l’atleta.
Ma comunque voglio parlare di parametri biomeccanici e dati precisi: le analisi si realizzano con dati certi non con le opinioni personali.
I Due Record Del Mondo A Confronto
Il tempo ai 15 metri è parametro che riassume l’efficacia dell’intera partenza.
Govorov ha nuotato ai 15 metri 5”24 e Munoz, indossando il costume di gomma, 5”41.
Ok… Ok… ho capito.
In questa stagione abbiamo visto ben due incredibili atleti che hanno nuotato 5”0 ai 15 metri. Parlo di Caeleb Dressel e Ben Proud.
Quest’ultimo ha nuotato questo tempo proprio al Trofeo 7 Colli sia nei 50 delfino che 50 stile libero. Nonostante tutto il tempo di Govorov, 5”2 è sicuramente un’ottima partenza ai massimi livelli internazionali. Forse è stata messa un po’ in ombra dalla presenza nella corsia accanto di Ben Proud.
La lunghezza della fase subacquea risulta intorno agli 11 metri per Govorov e intorno ai 13 metri per Munoz, la prospettiva del video non consente di avere una misura precisa.
La parte nuotata di Govorov è stata incredibile, assolutamente regolare fino ai 45 metri. Munoz viceversa è stato più veloce nel tratto dai 15 ai 25 metri. Il tempo ai 25 metri di Govorov è stato di 10”08 contro Munoz a 10”13.
Dai 25 ai 35 e dai 35 ai 45 metri Govorov è stato più veloce di Munoz.
Govorov ha mostrato un’incredibile abilità di nuotare con una frequenza di bracciata molto alta mantenendo una buona ampiezza di bracciata.
Il finale è estremamente interessante
Govorov ha diminuito la frequenza di bracciata, forse per la stanchezza, Munoz in questo tratto è stato più veloce.
Vorrei ricordare che negli ultimi 5 metri non stiamo parlando delle velocità del corpo ma della velocità necessaria per coprire, appunto, gli ultimi 5 metri.
Nelle parti nuotate il tempo viene preso dal passaggio della testa al successivo passaggio della testa. Negli ultimi 5 metri il tempo è misurato dal passaggio della testa al tocco delle mani sul muro. Per questo la velocità dovrà risultare più alta.
Per concludere penso che Govorov possa migliorare più facilmente nel finale della gara piuttosto che nella partenza.
Non dobbiamo comunque dimenticare che stiamo parlando di un record del mondo. E, già che ci siamo, ricordiamoci che il precedente resisteva da ben 9 anni!