La campionessa australiana Cate Campbell è tornata in acqua giovedì, nuotando in una piscina “con cloro” per la quarta volta dai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Indossando un costume da allenamento da Wonder Woman, la Campbell ha nuotato alcune vasche al Colmslie Aquatic Centre di Morningside, nel Queensland.
La trentenne Campbell ha dichiarato che per iniziare il suo percorso di ritorno non ha contato le vasche né ha nuotato a intervalli.
“oggi si trattava di riprendere contatto con l’acqua”.
In un lungo post su Instagram, la Campbell ha valutato la sessione come “lenta e disordinata”, ma ha anche detto che sta lavorando per concedersi una pausa.
“Dopo aver passato il periodo più lungo fuori dall’acqua della mia vita, mi sto ricordando che è giusto partire da dove sono, non da dove ero o da dove voglio essere”.
Campbell è l’attuale detentrice del record mondiale nei 100 metri stile libero femminili in vasca corta. E’ l’ex detentrice del record mondiale nello stesso evento in vasca lunga. In totale, la sua carriera olimpica le ha fruttato quattro medaglie d’oro, una d’argento e tre di bronzo. Di queste otto medaglie, sei sono arrivate in staffetta.
Tra queste, l’oro della staffetta dei 4×100 misti e 4×100 stile libero che ha stabilito il record mondiale a Tokyo. Ha anche ottenuto una medaglia di bronzo individuale nei 100 stile libero a Tokyo.
È anche quattro volte campionessa del mondo, tra cui un oro individuale nei 100 stile nel 2013.
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LA PAUSA DOPO TOKYO 2020
Cate Campbell è diventata una sostenitrice sempre più accesa della salute mentale degli atleti, riflettendo sulla propria carriera in piscina.
A febbraio, la Campbell ha ribadito il suo impegno ad allenarsi per le Olimpiadi di Parigi 2024. Annunciava anche che avrebbe trascorso un periodo in Europa per rinnovare la sua passione per questo sport.
Le australiane sono ancora quasi automaticamente in lizza per la medaglia d’oro nella staffetta 4×100 stile libero. Ciò offre alla Campbell una buona possibilità di vincere altri titoli a Parigi 2024. Le sue specialità, i 50 e i 100 stile, sono diventate più competitive dopo le Olimpiadi di Tokyo.
