Sin dai primi giorni della sua presidenza, l’amministrazione Trump ha focalizzato la sua attenzione sulle questioni di genere. Uno dei primi ordini esecutivi firmati dal Presidente ha stabilito che il governo federale riconoscerà esclusivamente due generi, maschile e femminile.
Parallelamente, la Camera dei Rappresentanti ha recentemente approvato una legge che vieterebbe l’assegnazione di fondi federali alle scuole K-12 che permettono alle atlete transgender di competere nelle squadre femminili.
Il disegno di legge è attualmente in attesa di approvazione da parte del Senato, dopodiché potrebbe essere sottoposto alla firma del Presidente per diventare legge.
Alcuni degli ordini esecutivi firmati da Trump hanno già incontrato ostacoli legali. Ad esempio, il provvedimento che congelava tutti i finanziamenti federali è stato revocato in seguito a ricorsi giudiziari, mentre altri decreti sono attualmente soggetti a battaglie legali.
Il dibattito sulla partecipazione delle donne transgender nello sport è esploso a livello nazionale con il caso di Lia Thomas, nuotatrice dell’Università della Pennsylvania, che nel 2022 ha vinto il titolo NCAA nei 500 stile libero femminili dopo la sua transizione.
Thomas ha smesso di competere dopo che World Aquatics ha introdotto restrizioni per le atlete transgender, perdendo anche una battaglia legale nel 2024. Nel frattempo, l’organizzazione ha sperimentato una categoria “aperta” per consentire la partecipazione di atleti transgender.
Anche altre istituzioni sportive hanno adottato provvedimenti simili. Ad aprile 2024, la National Association of Intercollegiate Athletics (NAIA) ha annunciato una politica che vieta la partecipazione delle atlete transgender nelle competizioni femminili. Nel 2022, la NCAA ha aggiornato la propria politica, adottando un approccio differenziato per disciplina, basato sulle normative delle rispettive federazioni sportive nazionali.
Il nuovo ordine esecutivo, intitolato “Keeping Men Out of Women’s Sports”, non ha ancora reso noti i dettagli relativi ai criteri di determinazione del genere, ma alcune figure di spicco hanno già confermato la loro presenza alla cerimonia di firma.
Tra queste c’è Riley Gaines, ex nuotatrice e attivista, nota per le sue posizioni contro la partecipazione delle atlete transgender nelle competizioni femminili. Gaines ha guadagnato notorietà a livello nazionale dopo aver pareggiato con Lia Thomas, atleta transgender, nei 200 stile libero ai Campionati NCAA del 2022.
L’annuncio dell’ordine esecutivo coincide con il National Girls and Women in Sports Day, celebrato ogni anno il primo mercoledì di febbraio.
Il tempismo della firma aggiunge ulteriore rilevanza alla misura, che continuerà a suscitare dibattiti e controversie sia a livello politico che sportivo negli Stati Uniti.