Lettera a un amico amante della musica
Caro amico, oggi ci propongo una sfida: riuscirò a farti incuriosire del nuoto in poche parole.
So che sei un tipo da musica più che un tipo da sport, quindi ti servo questa provocazione: lo sapevi che Leon Marchand e Taylor Swift hanno più di una cosa in comune? Ok, non hai idea di chi sia Leon Marchand, vero? Bene, facciamo un rewind.
Torniamo ad Agosto 2024, nei giorni di festa quali erano i giorni delle Olimpiadi di Parigi. Nel corso dell’anno artisti del nuoto come Leon Marchand, Summer McIntosh e Torri Huske, hanno scalato tutte le classifiche mondiali e ora si preparano allo spettacolo più importante della loro vita.
Il palco designato per le loro performance è la Defense Arena, proprio lo stesso palco calcato da Taylor Swift durante le tappe parigine dell’ Era’s Tour.
Nell’arena il clima è surreale. I 15mila spettatori arrivati da ogni parte del mondo urlano, fischiano, cantano nell’attesa dell’inizio del concerto-gara. Gli artisti di fama internazionale sfilano sulla passerella che li porterà ad afferrare lo strumento che darà voce, vita e il via alle loro prestazioni, proprio come un microfono, ma ciò che afferreranno sarà il blocco di partenza.
Non un conto alla rovescia, e nessun pre ritornello, ma un “Take your marks- via”! anticipa l’inizio di ogni esibizione-gara, e proprio come all’inizio di una canzone, quando i fan attendono in silenzio, con l’orecchio proteso a captare la nota che gli farà riconoscere la traccia, prima della partenza i tifosi osservano silenziosi. La gara è poi una progressione di velocità, emozioni, un crescendo di intensità che culmina, tra il rumore del pubblico che acclama i propri beniamini, con l’ultima vasca che decide le sorti. L’ultima vasca è un po’ come l’ultimo ritornello della tua canzone preferita: da un lato non vedi l’ora che arrivi, perchè sai che sarà la parte di canzone migliore, la più sentita, la più urlata; ma dall’altro sai che la canzone, così come la gara sta per finire. Così osservi e ascolti, e ti unisci all’intera Defense Arena che intona all’unisono il nome di Leon Marchand, sperando forse in un bis. E qua forse potresti notare una differenza: i nuotatori non possono fare la tipica finta dei cantanti, uscire fuori dall’acqua e tornare dopo pochi minuti sul palco, per intrattenervi ancora. Ma questo Leon Marchand non lo sa.
Perché Marchand a Parigi ha pubblicato un album con cinque tracce, tutti capolavori certificati, tra cui ben quattro dischi (medaglie) d’oro.
Il suo album non è stato solo apprezzato per le singole tracce quasi perfette, ma ha anche spiccato per la facilità con cui il nuotatore saltava da un genere all’altro. Queste sono infatti le sue tracce più iconiche:
- 400 misti – il classico brano di apertura, di cui tutti conoscono inizio e fine, con un assolo pazzesco
- 200 farfalla – brano progressive, caratterizzato da un ultimo ritornello inaspettato (come la rimonta di Leon stesso ai danni di Kristof Milak nell’ultima vasca)
- 200 rana – hai presente Post Malone che passa dal cantare trap al country in meno di un’ora? Ecco, questo è esattamente ciò che ha fatto Marchand ma in termini natatori, quando ha vinto questa gara neanche due ore dopo aver vinto i 200 farfalla.
- 200 misti – come per i 400 misti, tipico brano di chiusura di un concerto, tutti sanno come finirà, ma con un ritornello finale da mettere i brividi.
Così, al coro che acclama il suo nome dopo la vittoria dei 200 farfalla, Leon esce dall’acqua per poi tornare davvero per un bis, subito dopo. Ed eccolo dunque tuffarsi per suonarci un’altra hit: i 200 rana, ennesimo disco d’oro.
L’IMPORTANZA DEL TEMPO E DEL RITMO
Se ancora non ti ho convinto, ti presento un altro elemento che abbiamo in comune.
Pensavi che solo i cantanti e i musicisti si curassero del tempo vero? Ti do fiducia e immagino tu sappia in che modo il tempo sia importante per atleti come i nuotatori, ma forse non sai che andare più veloce non è l’unico pensiero che li tormenta a riguardo.
Come ti dicevo, i nuotatori sono come gli artisti, anch’essi devono seguire una ritmica, un linguaggio codificato che si basa sul genere musicale e sullo strumento utilizzato. Nel caso degli atleti lo strumento principale è il proprio corpo, e i generi sono gli stili diversi, ed è così che ogni individuo, a seconda del momento della gara affrontato e della conoscenza della propria struttura, sviluppa diverse ritmiche.
Per entrambi c’è il tempo vero e proprio, il numero di passi, di beat (bpm), di bracciate, di note, di gambate completate in un certo intervallo di tempo. Questo è essenzialmente alla base di ogni esibizione che sia musicale o natatoria, ne fornisce lo scheletro dettando uno schema fisso da seguire. Se dunque una canzone punk avrà spesso battiti per minuto elevati (140-200 bpm), allo stesso modo una gara breve dello stile libero, come per esempio i 50m, avranno una frequenza di bracciate per minuto molto elevata (50-60 bracciate/m).
Il ritmo o ritmica invece è ia struttura interna di una composizione, è il pattern di un movimento, ed è relativo al genere musicale o allo stile nuotato. Per esempio una canzone punk è caratterizzata da rapidi accordi ripetitivi, da una batteria sincopata, che danno una sensazione di irrequietezza e nervosismo quasi; mentre un brano classico sarà sicuramente più tranquillizzante. Allo stesso modo ogni stile di nuoto ha il suo ritmo, come la farfalla cui ogni ciclo è scandito da una bracciata accompagnata da due colpi di gambe, o lo stile ibero cui ritmo varia anche in base alla distanza della gara (un nuotatore di fondo userà molti meno colpi di gambe per bracciata a differenza di un velocista).
E infine c’è l’andare a tempo, il timing, cioè la precisione con cui un musicista o un nuotatore esegue i movimenti al momento giusto.
Per un nuotatore questo si rispecchia nella coordinazione ottimale tra le diverse parti del corpo per eseguire al meglio uno stile. Esempi dimostrativi sono la rana, dove il timing corretto significa eseguire la gambata nel momento esatto in cui su sta chiudendo la bracciata portando le braccia avanti; o ancora la farfalla dove i due colpi di gambe vanno effettuati esattamente quando le braccia finiscono la spinta e quando tornano avanti; oppure il tempo giusto per la respirazione a stile, che va eseguita non appena la mano ha iniziato la fase di spinta e ha liberato lo spazio per ruotare la testa.
Così come un musicista che va fuori tempo dunque rovina l’effetto della canzone, ed è qualcosa di cui tutti ci accorgiamo, ugualmente un nuotatore fuori tempo è riconoscibile da chiunque, che abbia un orecchio/occhio allenato o non allenato, e si riflette in un’altrettanta perdita di efficienza.
LA MUSICA CHE RACCONTA IL NUOTO – UNA PLAYLIST
Per concludere, voglio venirti incontro e provare questa volta a lasciare che siano gli stessi cantanti, che parlano la tua stessa lingua, a mostrarti che il nuoto è un mondo che non è forse così lontano dal tuo.
- Fly – Cody Simpson
- The Swimming Song – Loudon Wainwright III
- I Go Swimming – Peter Gabriel
- Backstroke – Dizzy
- Channel Swimmer -10cc
- Nuoto a farfalla – Marco Morandi
- Olympic Swimming – Andy Matt