Secondo quanto riportato dall’agenzia di news Kyodo, la 10 km di nuoto ai Giochi di Tokyo potrebbe cambiare sede.
Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e la FINA hanno inziato a programmare il trasferimento della gara in acque libere. Inizialmente la location prevista era il Parco Marino di Odaiba.
Martedì, è stato annunciato il possibile cambiamento. Il rinvio di un anno dei Giochi potrebbe creare un problema a causa dei livelli di marea previsti nell’agosto del 2021.
L’agenzia meteorologica giapponese ha previsto che la marea scenderà di circa 1 metro nel 2021, il che significa che la profondità del bacino potrebbe scendere a meno di 1 metro. La profondità minima per svolgere una competizione in acque libere è di 1,4 metri in tutti i punti del percorso.
I dati previsti per l’estate 2021 rispetto a questa stagione prevedono i seguenti cambiamenti:
- Gara femminile 4 Agosto 2020 173 cm- 5 Agosto 2021 69 cm
- Gara maschile 5 Agosto 2020 188 cm- 6 Agosto 2021 74 cm
Oltre all’altezza del fondo ci sono altri problemi che avevano portato il Comitato ad assumere misure eccezionali per svolgere la gara nella sede originale.
Il governo di Tokyo ha progettato uno schermo sottomarino a triplo strato per bloccare i batteri presenti di E. coli dalle acque del parco marino di Odaiba. Insieme al tema della pulizia batterica, molti nuotatori d’élite, tra cui le medaglie olimpiche Haley Anderson e Ous Mellouli, hanno espresso preoccupazione per le condizioni date dal nuotare in aperto.
Mellouli e altri nuotatori hanno inoltre criticato la temperatura dell’acqua durante la partecipazione a un evento di prova nell’agosto 2019.
L’ITALIA NELLA 10 KM A TOKYO
In campo femminile l’Italia avrà in acqua solo un’atleta, Rachele Bruni. Rachele è la vicecampionessa olimpica in carica della specialità. Ai recenti mondiali è salita sul terzo gradino del podio.