Parigi, Francia – I Giochi Olimpici del 2024 sono stati teatro di momenti storici e imprese spettacolari, tra cui la straordinaria vittoria del nuotatore cinese Pan Zhanle nei 100 metri stile libero maschili, coronata dal nuovo record mondiale di 46.40 secondi. Un successo senza precedenti per Pan, che ha dominato la gara lasciando dietro di sé il veterano australiano Kyle Chalmers, già pluri-medagliato olimpico, costretto ad accontentarsi dell’argento.
Tuttavia, l’eccitazione per la gara ha lasciato presto spazio a una controversia che ha infiammato i social media e scosso il mondo del nuoto. In un’intervista concessa alla CCTV subito dopo la competizione, Pan ha espresso amarezza per un episodio che lo ha profondamente segnato: secondo il nuotatore cinese, Chalmers avrebbe ignorato il suo tentativo di saluto dopo la staffetta 4×100, un comportamento che Pan ha percepito come un segno di mancanza di rispetto da parte dell’australiano e di altri membri della squadra.
“Dopo la staffetta, sono andato a salutare Kyle [Chalmers] e lui mi ha ignorato,” ha dichiarato Pan, aggiungendo di aver percepito un atteggiamento di superiorità anche da parte dell’americano Jack Alexy, che durante un allenamento avrebbe schizzato l’acqua verso i tecnici cinesi a bordo piscina. “Oggi, però, li ho battuti tutti,” ha concluso Pan, esprimendo un senso di rivalsa che ha amplificato la risonanza delle sue parole.
La risposta di Chalmers: “Minacce di morte contro di me e la mia famiglia”
A distanza di alcuni mesi, la vicenda ha preso una piega preoccupante. In un’intervista al giornale Adelaide Now, Kyle Chalmers ha rivelato che lui e i suoi cari sono stati bersaglio di “incessanti minacce di morte” da parte dei fan cinesi, che lo accusavano di non aver rispettato Pan. “È stato un periodo estremamente stressante, ricevevo minacce e messaggi orrendi,” ha affermato l’australiano, raccontando di come anche la fidanzata, la nuotatrice norvegese Ingeborg Loyning, e i suoi familiari siano stati oggetto di attacchi online.
La lontananza ha reso tutto ancora più complesso: “Essere dall’altra parte del mondo e non poter fare nulla per proteggere i miei cari è stato davvero difficile,” ha dichiarato Chalmers, evidenziando la frustrazione e l’impotenza vissute durante i Giochi.
Le dichiarazioni di Chalmers: “Nessuna animosità da parte mia”
Per mettere a tacere le speculazioni, Chalmers ha voluto chiarire la propria versione dei fatti, negando di aver mai avuto atteggiamenti ostili nei confronti di Pan. “Non credo ci sia mai stata animosità,” ha dichiarato il nuotatore australiano, aggiungendo di aver avuto diverse interazioni amichevoli con il campione cinese. “Ci siamo parlati prima della gara e, subito dopo, gli ho stretto la mano. Sul podio ci siamo congratulati a vicenda, e lui mi ha detto che ero il suo idolo. Non c’è mai stato nulla di negativo tra di noi,” ha spiegato Chalmers, cercando di gettare acqua sul fuoco delle polemiche.
Guardando al futuro: tra vita privata e sogni olimpici
Nonostante le tensioni, Chalmers ha scelto di concentrarsi sul futuro, dividendosi tra gli allenamenti e il lavoro come operaio edile, un impegno che non ha mai abbandonato. Il ventiseienne australiano ha inoltre svelato i suoi progetti personali, tra cui le nozze imminenti con la sua compagna Løyning. Ma, al contempo, l’atleta sogna ancora di partecipare ai Giochi Olimpici di Los Angeles nel 2028, pur essendo consapevole delle sfide che lo attendono.
“Desidero ardentemente arrivare a Los Angeles, ma so che non sarò per sempre il miglior velocista australiano. È solo questione di quanto a lungo il mio corpo riuscirà a reggere,” ha affermato Chalmers, con la determinazione di chi conosce bene le insidie dello sport ad alti livelli. “Vorrei arrivare fino a Brisbane 2032, ma sono realista: ci sono giovani talenti pronti a prendere il mio posto.”
Una rivalità destinata a durare?
La vicenda tra Pan e Chalmers ha sollevato interrogativi sul futuro del nuoto internazionale e sulle dinamiche di rivalità tra atleti di diverse nazioni, spesso alimentate da fraintendimenti e dalla pressione mediatica. In un’epoca in cui i social media amplificano ogni parola e ogni gesto, le tensioni possono rapidamente sfociare in situazioni drammatiche e incontrollabili, come dimostrato dalle minacce ricevute da Chalmers e dalla sua famiglia.
Mentre i fan sperano di assistere a nuovi duelli in vasca, rimane la speranza che i protagonisti di queste sfide possano vivere la competizione in un clima di rispetto e sportività, lasciando che a parlare siano solo i risultati.
