Kobrich Con L’8° Finale Mondiale Nei 1500 Ha Pareggiato Il Record Di Federica Pellegrini

La nuotatrice cilena Kristel Kobrich continua a scrivere e riscrivere il suo nome nella storia del nuoto all’età di 38 anni. La più anziana atleta in gara ai Campionati del Mondo di nuoto di Doha 2024 è presente alla sua dodicesima partecipazione ai Campionati Mondiali di Nuoto, stabilendosi come la partecipante con più edizioni alle spalle, con margine considerevole su tutti gli altri atleti della storia.

Kobrich ha fatto il suo debutto nel 2003 ai Campionati del Mondo di Barcellona.

“Alla mia prima gara mondiale non ho potuto gareggiare nei 1500 perché la mia federazione si è dimenticata di iscrivermi in questa distanza e l’ho guardata dal pubblico. E sono rimasta molto, molto delusa perché sapevo già di essere una nuotatrice di fondo e non potevo gareggiare. E dopo quel 1500 ho visto il mio attuale allenatore e ho parlato con lui. Gli ho chiesto se voleva allenarmi, cosa potevo fare? Come potevo farlo? Sapevo che dovevo finire la scuola nel mio paese, e dovevo prepararmi e preparare tutta la mia famiglia perché era una decisione molto importante.”

Kristel aveva 17 anni nel 2003 e doveva finire la scuola prima di trasferirsi a Cordoba, in Argentina, dove vive da 20 anni e si allena con l’allenatore che ha cercato mentre guardava i 1500 donne a Barcellona.

21 anni dopo quel momento, siamo alla finale dei 1500 stile libero a Doha, e Kristel è presente alla corsia 8. La sua presenza in finale durante la terza serata di gare è valsa la sua ottava apparizione in finale dell’evento eguagliando il record di Federica Pellegrini nei 200 stile libero femminili. Fa sorridere che la nuotatrice accanto a lei, Yang Peiqi della Cina, non era nemmeno nata quando Kobrich ha gareggiato al suo terzo Campionato del Mondo nel 2007.

“La vedo da una prospettiva diversa; penso sempre a tutte le ragazze con cui ho gareggiato in questi 15/20 anni, e la maggior parte di loro ora è sposata e ha figli, e io sono ancora qui. Cerco di essere molto onesta con me stessa e molto onesta con il mio team. Voglio ancora lavorare. Non voglio sprecare il tempo del mio team, e non voglio sprecare il mio tempo. Sono molto orgogliosa, e so che tutta la responsabilità è su di me. Rappresentare il mio Paese è molto importante perché, in America del Sud, non è molto facile fare sport.”

Chiedendole cosa è cambiato nel mondo del nuoto in questi 20 anni, Kristel dice:

“Molto. Ad esempio tutte le cose legate ai media, non eravamo abituati a questa attenzione. Inoltre, l’importanza della salute mentale non è come 20 anni fa. Ecco perché continuo a guardare e continuo a imparare dalle giovani generazioni.”

Per il suo futuro, spera di ottenere il tempo standard per competere a Parigi 2024.

“Ho il tempo di considerazione. Non ho ancora il tempo di qualificazione, ma so che è molto importante per me qualificarmi con il tempo A. So che nel mio paese non ci sono molti buoni nuotatori. Ho la sensazione che andrò comunque, ma non è la qualificazione che voglio ottenere. Quindi dobbiamo ancora lavorare sodo, e forse farò altre 2 o 1 manifestazioni per ottenere il tempo A per le Olimpiadi. Il mio obiettivo è nuotare al 100% ogni volta che entro in acqua. Vedo opportunità ovunque. Beh, a volte mi va bene, a volte no, ma così è la vita e anche lo sport. Sono emotiva e spirituale, e tutte le cose contano per me perché sono un essere umano. Cerco di fare del mio meglio ogni volta che posso.

Se ami ciò che fai, tutte le altre cose non contano. Se altre persone cercano di rendere molto difficile il percorso, devi comunque fare ciò che ami, ed è così che mi sento perché sono molto appassionata di ciò che faccio.”

Gli atleti con il maggior numero di finali mondiali nella stessa gara