Le opinioni espresse in questo editoriale appartengono all’autrice e non necessariamente riflettono il pensiero di Swimswam.
Negli ultimi mesi si è parlato e scritto molto sulla vicenda ISL/FINA.
Una situazione che noi italiani abbiamo seguito con particolare interesse.
Il primo evento organizzato da questa nuova “lega” doveva tenersi proprio in Italia, a Torino. Uno spettacolo che doveva rappresentare un evento di tale portata da essere completamente diverso rispetto a ciò che siamo abituati a vedere.
Come sappiamo, l’Energy for Swim 2018 è stato cancellato. Merito di una interpretazione delle regole FINA che di fatto ha bloccato ogni possibilità di dar luogo al meeting.
PER UNA CONOSCENZA COMPLETA DEL CONTESTO LEGGI:
- Hosszu, Shields e Andrew querelano FINA
- Cancellazione Energy For Swim: FINA incolpa il breve preavviso
- ISL intraprenderà azioni legali contro FINA
- Lettera della FIN fanno luce sulla cancellazione di Energy For Swim
- L’illegittimità giuridica della posizione della FINa contro Energy For Swim
- FINA contro Energy For Swim. Il punto della situazione
- Una interpretazione della FINA potrebbe inficiare Energy For Swim
A partire dalla cancellazione di Energy for Swim 2018 si è scatenata una vera e propria guerra tra l’ISL e la FINA.
Due giorni fa si è chiuso (almeno per ora) uno degli aspetti che apparivano come il maggiore ostacolo al lancio della Champions League del nuoto.
La FINA infatti, ha rivisto le proprie posizioni, autorizzando di fatto gli atleti a partecipare al circuito senza il timore di possibili squalifiche.
IL NUOVO SCENARIO PER GLI ATLETI
I nuotatori, anche con esperienza internazionale, non navigano nell’oro.
Questo è un dato di fatto.
Le eccezioni sono poche e sono rappresentate da quegli atleti di fama mondiale che possono contare sul sostegno economico di sponsor, tale da permettere loro di potersi dedicare interamente alla preparazione atletica.
Molto è cambiato negli ultimi anni, in particolare a partire dalle ultime due stagioni.
La FINA ha aumentato sensibilmente il montepremi in denaro messo in palio durante gli ultimi mondiali in vasca corta di Hangzhou.
Prima della Federazione Internazionale era intervenuta la LEN.
La lega Europea sta mettendo in esecuzione un progetto quadriennale di sviluppo delle discipline acquatiche. Uno dei primi interventi è stato il maggiore riconoscimento economico per gli atleti.
Ad arricchire l’offerta per i nuotatori europei, si inserisce da quest’anno anche la Len Swimming Cup, che inizierà il prossimo fine settimana in Lussemburgo.
Ai circuiti “convenzionali” si aggiunge quello creato dalla ISL
Un investimento di 15 milioni di dollari soltanto per il 2019. Corrispettivi spettanti agli atleti per la sottoscrizione del contratto con la ISL, ai quali vanno aggiunti gli sponsor ed i premi in denaro in palio ad ogni evento.
Spese di viaggio completamente coperte da ISL.
I nuotatori, dunque potranno gareggiare di più, guadagnare di più ed avere visibilità planetaria grazie ai nuovi format.
Non si dovrà aspettare più un Europeo o un Mondiale o addirittura un Olimpiade per vedere i più grandi atleti al mondo darsi battaglia in piscina.
Il nuoto come spettacolo mediatico
Il fine dichiarato delle nuove manifestazioni è offrire ai nuotatori ed agli appassionati un vero spettacolo. Una copertura mediatica, televisiva e commerciale che lo elevi a sport popolare, che chiunque, in qualsiasi parte del mondo, può seguire comodamente da casa.
Il nuotatore diventa il centro anche decisionale di questo sport.
Non più visi e nomi che emergono soltanto in occasione delle Olimpiadi.
Spesso ci troviamo a leggere di piscine chiuse per mancanza di fondi, di corsi di nuoto annullati, di adolescenti che abbandonano questo sport poiché troppo oneroso per le famiglie.
Il nuoto però sta cambiando.
Stanno cambiando i centri del potere e sta cambiando il punto focale degli stessi.
Sarà ottimistico pensare che alla fine i veri vincitori saranno “tutti” i nuotatori?
Forse, ma Roma non è stata costruita in un giorno. Inoltre noi sappiamo bene che le medaglie si vincono una bracciata alla volta.