GIOCHI DEL COMMONWEALTH 2022
- Venerdì 29 luglio – Mercoledì 3 agosto 2022
- Birmingham, Inghilterra
- Centro acquatico Sandwell
- Orari di inizio
- Batterie: 10:30 locali / 11:30 CET
- Finali: 7:00 pm locali / 20:00 CET
- Vasca Lunga LCM (50m)
- Sito web dell’evento
- Programma dell’evento
Quando si pensa al nuoto australiano nell’era attuale, probabilmente la prima cosa che viene in mente sono le velociste. Questa è la nazione più forte al mondo nella staffetta 4×100 stile libero e nella 4×200 ha una qualità maggiore rispetto a chiunque altro al mondo. E quando molte delle stelle australiane dello stile libero hanno scelto di non nuotare ai Campionati Mondiali, la loro assenza si è fatta pesantemente sentire.
In occasione dei Giochi del Commonwealth, la migliore nazione di stile libero del pianeta sta per assistere al suo incontro “clou” dell’anno. Aspettatevi quindi di vedere stelle come Emma McKeon, Mollie O’Callaghan, Shayna Jack, Meg Harris e Ariarne Titmus, alcune delle quali non abbiamo avuto l’opportunità di vedere ai Mondiali, fare a pezzi il campo e realizzare tempi incredibili.
50 STILE LIBERO DONNE
Nella gara più breve della manifestazione, tre australiane cercano di occupare tutto il podio.
EMMA MCKEON
Emma McKeon, campionessa olimpica in carica e quinta atleta più veloce di sempre, sembra la favorita. È l’unica nuotatrice in questo campo a scendere sotto i 24″con il suo miglior tempo di 23,81 e vanta anni di esperienza internazionale. Tuttavia, avendo saltato sia i Trials che i Campionati del Mondo, non l’abbiamo più vista nuotare in vasca lunga dopo le Olimpiadi. Si è anche presa una lunga pausa dalle competizioni dopo la stagione ISL 2021, il che significa che c’è la possibilità che sia “fuori forma” per i Giochi del Commonwealth.
Tuttavia, la McKeon è nota per essere in grado di tornare in forma molto rapidamente. Lo scorso autunno, subito dopo le Olimpiadi, ha avuto una grande stagione in vasca corta, sia alla ISL che nelle tappe della Coppa del Mondo.
MEG HARRIS
Se la McKeon non è al meglio, Meg Harris potrebbe essere una potenziale contendente al titolo.
Ha nuotato il personale di 24.50 ai Trials australiani e ha continuato ad andare più veloce ai Mondiali, portandosi a casa la medaglia di bronzo con 24.38.
Poi c’è Shayna Jack, il cui miglior tempo stagionale di 24,11 è il secondo più veloce al mondo quest’anno.
Quest’anno non ha avuto l’opportunità di gareggiare individualmente ai Mondiali, poiché si è infortunata alla mano prima dei 100 stile libero e ha dovuto rimanere fuori dall’acqua per un po’.
Se si riprenderà completamente, potrebbe fare paura.
In caso contrario, c’è ancora una possibilità di medaglia, ma sarà difficile per lei sconfiggere alcune compagne di squadra come Harris e McKeon.
LE ALTRE CONTENDENTI
Il più grande ostacolo a un podio tutto australiano in questa gara è l’inglese Anna Hopkin. Quest’anno si è piazzata al settimo posto ai Mondiali con 24,71. Ha un PB di 24,34, tempo che ha fatto registrare nel 2019. Anche la sudafricana Emma Chelius e la cipriota Kalia Antoniou sono scese sotto i 25″ quest’anno, con tempi di 24.87 e 24.94 rispettivamente, e potrebbero rientrare nella rosa.
Kayla Sanchez, la nuotatrice n. 5 del Commonwealth nei 50 stile libero, non parteciperà alla gara. Ha lasciato il Canada subito dopo i Mondiali, poiché ha deciso di rappresentare le Filippine a livello internazionale nelle competizioni future. È stata la nuotatrice canadese più veloce di quest’anno con il suo tempo di 24.82 ai Trials.
100 METRI STILE LIBERO
Anche qui Emma McKeon sarebbe la scelta definitiva per vincere questa gara in qualsiasi circostanza. È la campionessa olimpica in carica, e il tempo di 51,96 con cui ha vinto i 100 stile libero l’anno scorso è il secondo più veloce di sempre.
Ma come abbiamo detto prima, c’è una piccola possibilità che non sia in piena forma come a Tokyo.
E se così fosse, Mollie O’Callaghan sarà lì, pronta a dimostrare che il suo titolo mondiale non è stato un caso.
La diciottenne ha approfittato dell’assenza della McKeon e delle sorelle Campbell ai Trials australiani, vincendo i 100 stile con il tempo di 52.49, che è ancora il più veloce al mondo di quest’anno.
Ai Mondiali è stata un po’ più lenta, ma ha comunque fatto registrare un 52,67 per vincere l’oro.
La O’Callaghan ha anche preso spunto dalla McKeon e ha realizzato alcuni tempi di staffetta pazzeschi ai Mondiali. Tra questi, un 52,03 che ha aiutato l’Australia a battere il record del mondo nella staffetta mista 4×100 stile libero.
shayna jack
Il secondo tempo più veloce al mondo quest’anno appartiene a Shayna Jack, 52,60 ai Trials australiani.
Come già spiegato nell’anteprima dei 50m, la Jack è reduce da un infortunio alla mano ed è stata fuori dall’acqua per molto tempo, il che potrebbe ostacolare le sue prestazioni. Tuttavia, non c’è molta profondità in queste gare ai Giochi del Commonwealth. Pertanto, potrebbe salire sul podio.
ALTRE CONTENDENTI
Da tenere d’occhio anche le nuotatrici inglesi Anna Hopkin e Freya Anderson, che hanno entrambe raggiunto le semifinali ai Mondiali. I loro migliori tempi stagionali sono rispettivamente 53.45 e 53.92. Sono le due nuotatrici più quotate in gara ai Commonwealth, a parte le australiane. La Hopkin è stata anche veloce fino a 52,75 individualmente e 52,00 in staffetta. Potrebbe dunque potenzialmente andare molto più veloce del suo record stagionale.
La mancanza di una presenza canadese nei 100 avrà un effetto enorme sulla gara. Il Canada è probabilmente la seconda nazione più forte nei 100 stile. Penny Oleksiak, la migliore atleta canadese nella velocità e quarta classificata ai Mondiali, si è ritirata dai Commonwealth pochi giorni prima dei Mondiali. Anche Kayla Sanchez, che ha vinto questa gara ai Trials canadesi e che quest’anno è stata veloce fino a 53,45, non sarà presente per i motivi sopra indicati. Infine, Taylor Ruck, medaglia di bronzo nel 2018, non sarà presente a questi Giochi.
200 METRI STILE LIBERO
È ormai assodato che la campionessa olimpica in carica Ariarne Titmus è la grande favorita per la vittoria nei 200 stile libero femminili.
L’1:53.31 nuotato ai Trials australiani rimane ancora il tempo più veloce al mondo di quest’anno e nessuno è riuscito ad arrivare a meno di un secondo da quel tempo ai Campionati mondiali.
Detiene tre delle quattro prestazioni più veloci nella storia della manifestazione. Le manca solo il record del mondo.
E la curiosità intorno alla Titmus ogni volta che deve gareggiare in un 200 stile è sempre la stessa.
Cercherà di battere il più vecchio record del mondo femminile: l’1:52.98 di Federica Pellegrini?
In passato lo ha sfiorato più volte. Ai Trials olimpici lo mancò di soli 11 centesimi.
Saranno i Giochi del Commonwealth l’occasione per riprovarci?
All’inizio di quest’anno ha già stabilito il primato mondiale nei 400. Inoltre, i 200 stile si svolgono il primo giorno di gare. Questo le permetterà di arrivare in gara fresca.
LE ALTRE CONTENDENTI
Dietro Titmus, c’è un gruppo di nuotatrici che lottano per le medaglie minori.
Mollie O’Callaghan e Madi Wilson si sono classificate seconda e terza ai Trials con tempi rispettivamente di 1:54.94 e 1:55.85, che restano i loro migliori stagionali.
Anche se nessuna delle due è stata più veloce ai Mondiali, O’Callaghan ha portato a casa la medaglia d’argento nella gara con un tempo di 1:55.22. La Wilson si è piazzata quinta in 1:56.86. Entrambe sono più forti nelle gare veloci, ma è lecito aspettarsi che si contendano una medaglia anche qui.
SUMMER MCINTOSH
La favorita per l’argento nei 200 stile è in ogni caso la quindicenne Summer McIntosh. Ai Mondiali ha guidato la staffetta canadese 4×200 con un tempo di 1:54.79, più veloce di quello necessario per vincere l’oro nei 200 stile individuali. Il suo tempo è record mondiale juniores, battendo l’1:55.11 di O’Callaghan alle Olimpiadi di Tokyo.
McIntosh, estremamente versatile, sarà probabilmente impegnata in un programma di gare molto intenso.
Ai Mondiali ha infatti rinunciato ai 200 stile individuali per concentrarsi su altri eventi. La mancanza di semifinali ai Giochi del Commonwealth potrebbe aprirle la porta a disputare più gare.
Tra le altre potenziali pretendenti alla medaglia ci sono la britannica Freya Anderson, con un PB di 1:56.05 si è classificata sesta ai Mondiali. La diciottenne neozelandese Erika Fairweather, ha ottenuto l’undicesimo posto nelle semifinali dei Mondiali in 1:57.43. Alla Fairweather è stata diagnosticato il COVID-19 il quinto giorno di quella gara. Per l’inizio dei Giochi del Commonwealth dovrebbe avere recuperato in pieno.
Proprio come nei 100, la medaglia di bronzo olimpica Penny Oleksiak sarà un’assenza importante in questa gara.
Non abbiamo avuto modo di vederla nuotare i 200 stile individuali ai Mondiali, poiché è stata squalificata in semifinale, ma in passato è stata veloce fino a 1:54.70 e sarebbe stata una concorrente per la medaglia se avesse gareggiato a Birmingham.