L’Agenzia mondiale antidoping (WADA) ha pubblicato un documento aggiornato per le organizzazioni antidoping nazionali (ADO). Lo scopo è fornire loro informazioni riguardo le migliori procedure per i test COVID-19.
Il 6 maggio la WADA aveva pubblicato una guida incentrata sul post-quarantena e sul ritorno ai programmi di controllo antidoping standard.
L’ultimo documento, aggiornato e ribattezzato “Guidance for Testing during COVID-19 Pandemic“, è stato da allora modificato a seguito di una revisione approfondita da parte dello Strategic Testing Expert Group della WADA, con il contributo dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e di un gruppo di organizzazioni nazionali antidoping.
Il nuovo testo riflette anche i dati raccolti in un sondaggio WADA svolto a settembre (ANTI-DOPING ORGANIZATIONS SURVEY – IMPACT OF COVID-19) volto a valutare l’impatto che il COVID-19 stava avendo sui programmi anti-doping in tutto il mondo.
WADA indica le migliori pratiche affinché gli ADO nazionali gestiscano programmi di test in linea con le procedure sanitarie e igieniche raccomandate a livello globale stabilite per proteggere la salute e la sicurezza degli atleti e del personale di raccolta dei campioni.
La nuova guida include i seguenti miglioramenti:
- Un dettagliato processo di valutazione per determinare il livello di raccolta del campione
- Passaggi e procedure che un ADO dovrebbe mettere in atto prima di condurre una sessione di raccolta dei campioni
- Ulteriori indicazioni sulla priorità dei test e degli atleti e le misure per condurre i test in gara
- Il test del personale addetto alla raccolta dei campioni per COVID-19 come ulteriore misura di mitigazione del rischio
Dall’inizio della pandemia COVID-19, sebbene la WADA abbia continuato a testare atleti in tutto il mondo, gli organi sportivi di governo di diverse nazioni hanno imposto una sospensione dei test antidoping in virtù della sicurezza degli atleti.
Canada e Russia hanno interrotto tutti i test per un periodo ma ora hanno ripreso regolarmente. Il Regno Unito non ha interrotto la procedura, ma ha ridotto il numero di test somministrati.
LE DICHIARAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE WADA
Il Direttore Generale della WADA Olivier Niggli ha osservato:
“La WADA è lieta di fornire questa Guida ADO aggiornata. Per continuare a contribuire a mantenere l’integrità del sistema antidoping durante la pandemia COVID-19. Garantendo la salute e la sicurezza degli atleti, del personale addetto alla raccolta dei campioni e di altri . Fatto salvo il livello di restrizioni in vigore in ogni paese, è fondamentale che i test degli atleti continuino e che gli ADO dispongano delle informazioni e delle procedure necessarie per farlo in modo strutturato e sicuro “.
Niggli ha ammesso che:
“i test possono essere temporaneamente ridotti a causa delle restrizioni imposte dalle autorità governative e dati gli eventi sportivi limitati”. Il direttore ha riaffermarmato l’impegno della WADA per assicurare la trasparenza degli eventi sportivi.
Tra questi:
- il programma passaporto biologico dell’atleta
- programmi informativi (come il programma Speak Up! Della WADA)
- l’archiviazione di campioni per possibili analisi future
“In qualità di leader globale nella lotta al doping nello sport, la WADA vuole garantire che gli ADO in tutto il mondo utilizzino tutti gli strumenti a loro disposizione per garantire l’integrità degli eventi sportivi”.