Santo Condorelli sembra sempre più in forma ad ogni gara in vasca lunga che gli si presenta. Lo scorso fine settimana, a Westmont ha registrato tempi di 21.8 nei 50 farfalla, 48.9 nei 100 stile libero e 52.2 nei 100 farfalla.
Condorelli ha parlato del suo desiderio di entrare nella squadra olimpica degli Stati Uniti, del fatto che potrebbe non essere una possibilità (logisticamente) e del suo periodo di rappresentanza dell’Italia in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020.
IL RITORNO IN GARA ALLE PRO SWIM SERIES
Santo Condorelli ha commentato il ritorno a gareggiare alle Pro Swim Series di Westmont lo scorso fine settimana.
Su punto dice:
É stato a dir poco movimentato. Divertente perché mi ha dato la possibilità di tornare ai blocchi di partenza e gareggiare con questi ragazzi.
Alla fine saranno gli stessi che troverò ai Trials.
Del suo allenamento alla SMU ha detto che a 29 anni ha bisogno di stare (in allenamento) più da solo per concentrarsi meglio. Alla fine, gli allenamenti non sono molto diversi da quelli ai quali era abiituato. Condorelli dice che ora presta molta attenzione al riscaldamento a secco e ripete tutto ciò che deve fare in gara anche in allenamento. Non è più andare avanti e indietro, ma concentrazione prima e durante l’allenamento.
Per quanto riguarda l’eleggibilità come atleta della nazionale USA a Parigi 2024, Santo Condorelli ha dichiarato di essere in bilico. Occorrono 100 giorni per avere l’elegibbilità e mancano 100 giorni ai Trials. Potrebbe farcela oppure no. Per questo adesso preferisce concentrarsi sul nuoto perchè è l’unica cosa che può controllare.
DELL’ESPERIENZA IN ITALIA
Santo Condorelli dice di essere tornato negli USA principalemnte per stare vicino a suo padre, che in questo momento non gode di ottima salute.
É stato un viaggio piano di alti e bassi.
Penso di aver perso la concentrazione. Stavo vivendo una bella vita laggiù. Non mentirò, la Federazione, tutti i miei amici sono stati fantastici lì, soprattutto in uno sport come il nuoto che non ha molti vantaggi, io ne ho potuto trarne tanti. Ne sono molto grato.
Questa volta non avrò supporto da parte di nessun altro. Sono solo e se voglio farlo devo farlo da solo.
Credo che la differenza sia questa. Da quando avevo 16 anni mi sono sempre divertito. Ora ne ho 29 e devo uscire da quel tunnel. Sarà meglio che metta insieme le mie cose adesso. L’unica pressione che ho è quella che mi metto addosso da solo.
LA STORIA DI CONDORELLI
Condorelli ha vinto la sua prima medaglia olimpica a Tokyo nel 2021. Ha partecipato alla staffetta 4×100 stile libero maschile dell’Italia, che ha conquistato l’argento. Ha nuotato nella staffetta nelle batterie, con un tempo di 47,90 nella seconda frazione. L’Italia stabilì il record nazionale due volte, prima nelle batterie e poi lo abbassò in finale.
In finale venne sostituito da Thomas Ceccon, che nuotò la sua frazione in 47,45.
Dal 2015 al 2018, Condorelli ha rappresentato il Canada a livello internazionale.
Si è qualificato per la squadra olimpica canadese nel 2016, dove ha mancato di poco la medaglia olimpica individuale.
L’allora ventunenne ha nuotato in 47.88 nella finale dei 100 stile libero maschili. Arrivò quarto nella finale olimpica per soli 0,03 secondi.
Condorelli si è spostato molto nella sua vita.
È nato in Giappone ed è cresciuto gareggiando negli Stati Uniti.
Ai campionati nazionali juniores del 2013, Condorelli ha stabilito il record nazionale statunitense di categoria nei 100 stile. Ha iniziato a gareggiare per il Canada solo nel 2015, cosa che gli è stata consentita perché sua madre è cittadina canadese.
Il padre di Condorelli è italiano, il che gli ha consentito di rappresentare l’Italia a livello internazionale.
