Non Bastano Le Subacquee Di Gretchen Walsh Per L’Oro: Analisi Dei 100 Farfalla Di Parigi

La Federazione Francese di Nuoto ha rilasciato statistiche dettagliate su tutte le finali di nuoto alle Olimpiadi di Parigi e in questo articolo analizzeremo la finale dei 100 metri farfalla femminili.

• Analisi dell’oro di Thomas Ceccon
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• Analisi dell’oro di Nicolò Martinenghi

I 100 farfalla femminili erano una delle gare più attese delle Olimpiadi di Parigi. Poche settimane prima ai Trials US infatti Gretchen Walsh aveva battuto il record del mondo di questa distanza, portandolo al tempo di 55.18. La seconda nuotatrice a qualificarsi ai trials era Torri Huske, che fino a quel momento vantava un personale di 55.64 (2022).

Com’è andata a finire questa gara, lo sappiamo bene: la strafavorita Gretchen Walsh, cui miglior tempo distanziava le migliori delfiniste di sempre di quasi mezzo secondo, ha perso il titolo olimpico.

Dal grafico qui sotto si può già intuire quali siano i punti da analizzare per comprendere gli errori e le strategie efficienti attuate in questa gara. Per esempio si osserva

• La grande reazione allo start di Zhang Yufei
• L’ottima virata e spinta dal muro di Gretchen Walsh
• La costanza di Torri Huske
• La perditaa di velocità di Gretchen Walsh nella seconda parte di gara

Ma analizziamo metro per metro

Affrontiamo l’analisi dividendo la gara in due parti e soffermandoci su alcuni particolari. Nella prima parte troviamo i gesti non nuotati, come la partenza e le subacquee. Nella seconda ci concentriamo sulle parti nuotate, la virata e l’arrivo.

FASI NON NUOTATE

Partenza

• • Ad essere lungimiranti la partenza di Gretchen Walsh, più lenta di circa un decimo rispetto alle rivali, è uno dei fattori che ha contribuito al suo secondo posto.
  • Nonostante questo, la spinta del tuffo e la sua subacquea le hanno fatto acquisire la velocità più alta tra le tre, toccando il picco dei 3 m/s.

Subacquee

• Da questo grafico è chiaro quanto per le ragazze statunitense sia importante la fase subacquea.
• Gretchen Walsh ha nuotato più del 30% della sua gara in subacquea, contro il 28% di Torri Huske e il 26% dI Zhang Yufei.
• Walsh è anche stata l’unica a raggiungere i 15m in subacquea dopo la virata.

La distanza coperta in subacquea non è però l’unico fattore a favore delle americane. La velocità con cui sono state eseguite è determinante. Nel caso di Walsh infatti è interessante osservare come il suo secondo picco di velocità, a differenza delle sue rivali, si sia verificato all’uscita della seconda virata (1.85m/s), non durante la nuotata.

LE FASI NUOTATE

 25-Meter Standings

1. Zhang Yufei 11.35
2. Gretchen Walsh  +0.09
3. Torri Huske +0.16

45-Meter Standings

1. Gretchen Walsh 22.64
2. Zhang Yufei +0.04
3. Torri Huske +0.10

• • Come si può notare nella classifica ai 25 metri e nella velocità media della prima vasca, nella prima parte nuotata la più veloce è stata Zhang Yufei.
  • Gretchen Walsh però, grazie alla velocità acquisita con la subacquea e la spinta del tuffo, recupera subito sulle avversarie, e nonostante la velocità di nuotata leggermente meno veloce, si presenta alle prime bandierine con qualche centesimo sulle avversarie.

Virata e spinta dal muro

65-Meter Standings (All’uscita della seconda subacquea)

1. Gretchen Walsh 33.50
2. Zhang Yufei +0.57
3. Torri Huske +0.69

Si nota come la combinazione migliore di arrivo, virata ed efficienza della spinta dal muro sia stata di Gretchen Walsh, che ha infatti guadagnato in questi 20 metri tecnici  più di mezzo secondo sulle avversarie.

75-Meter Standings

1. Gretchen Walsh 39.72
2. Torri Huske +0.44
3. Zhang Yufei +0.46

Ai 75 metri, la vittoria è già meno sicura per la nuotatrice classe 2002, sulla quale la connazionale Torri Huske ha quasi dimezzato il distacco. Nonostante questo, Walsh guida ancora la vasca con 0.44s di vantaggio. Un abisso per un nuotatore. O forse no.

Fase finale

95-Meter Standings

1. Gretchen Walsh 52.55
2. Torri Huske +0.02
3. Zhang Yufei +0.54

Come ci si poteva aspettare, e come conferma il grafico, Torri Huske è riuscita a conservare più energie della compagna di squadra. Mentre la prima dunque già nella prima parte nuotata del ritorno, ha iniziato a recuperare decimi su decimi, la seconda ha continuato a perdere velocità. Una vera e propria caduta se osservate la linea rosa tra i 50m e i 75m in foto.

La linea verde, di Torri Huske è infatti la più costante tra le tre, e le ha permesso di arrivare a pochi centesimi da Gretchen Walsh a soli 5 metri dall’arrivo.

La nuotatrice, già lanciata dalla velocità maggiore, l’unica superiore ai 1.6 m/s nell’ultima parte di gara, non concede niente agli ultimi metri, e con un ottimo arrivo recupera altri centesimi importanti sull’avversaria. L’arrivo della Walsh non è stato terribile, gli ultimi 5 metri infatti sono stati nuotati in 3.08 da lei, e 3.02 da Huske. Tuttavia, a causa dello svantaggio acquisito nella vasca di ritorno, quei 6 centesimi hanno permesso alla compagna di toccare il muro per prima.

PODIO

1. Torri Huske 55.59
2. Gretchen Walsh 55.63
3. Zhang Yufei 56.21

Bonus: numero di Bracciate

Gretchen Walsh con 38 bracciate è stata la nuotatrice che ha effettuato meno bracciate in tutto il 100. Questo era prevedibile, dalle osservazioni fatte sulla grande distanza nuotata in subacquea dall’americana. Tuttavia non è l’unico fattore significativo. La nuotatrice sebbene fosse più lenta rispetto alla connazionale Huske nella nuotata, con una frequenza di bracciate minore, è stata l’atleta che ha fatto registrare la maggior distanza coperta da un ciclo di bracciate. Nel segmento tra i 25 e  i 50m Walsh avanzava di circa 1.94m per ogni ciclo di bracciata, con una media totale sul 100 di 1.83m /bracciata, contro i 1.79m/bracciata di Torri Huske e i 1.65m/bracciata di Zhang Yufei.