Nicholas Santos E La Longevità Dei Brasiliani: Leggenda O Realtà?

Conosci la leggenda di Tupã?

Questa leggenda amazzonica racconta di una coppia indigena della tribù Sateré-Mawé che voleva molto avere un figlio. Pertanto, un giorno, decisero di chiedere a un bambino a Tupã, il re degli Dei. A quella richiesta sincera, Tupan diede loro un ragazzo.

Il figlio della coppia è cresciuto sano ed è diventato un bel giovane. Tuttavia, tutta la bontà e la generosità del piccolo indiano minacciavano Jurupari, la divinità dei malvagi. A causa della sua invidia per il giovane, Jurupari si trasformò in un serpente velenoso e morse il giovane, uccidendolo.

Presto Tupã mandò tuoni e fulmini vicino al villaggio annunciando la morte del bravo ragazzo. Quando la madre del ragazzo trovò il suo corpo, Tupã le disse di seppellire il corpo di suo figlio nella terra vicino al villaggio e piangere su di lui per 4 giorni. Da quel giorno, nel luogo in cui si trovava, iniziò a crescere un nuovo tipo di pianta, il Guaranà.

Il guaranà è uno degli ingredienti che compongono l’identità brasiliana, tanto diversificata e affascinante. Le proprietà benefiche del guaranà sono molteplici e certificate e lo hanno reso un elisir di lunga vita. A guardare bene la nazionale brasiliana di nuoto verrebbe da pensare che la maggior parte degli atleti sia caduto in un calderone pieno di elisir di guaranà, un po’ come fece Obelix nella pozione del Druido.

I NUMERI DEI BRASILIANI

Come tutti ricordiamo, a Tokyo 2020, Bruno Fratus è diventato il più anziano nuotatore (di vasca) della storia a vincere la sua prima medaglia olimpica quando ha colto il bronzo all’età di 32 e 32 giorni, nei 50 stile libero, alle spalle di Dressel e Manaudou. Quasi un anno dopo questo risultato, Fratus ha guadagnato un altro grande obiettivo. Con il tempo del 21,61, ha raggiunto il traguardo di 100 volte sotto 22″ nei 50 stile libero in vasca lunga.

L’incantesimo brasiliano non è solo una questione maschile. Se consideriamo le gare sia in piscina che in acque libere, un altro nome brasiliano appare in questa classifica  speciale. Poliana Okimoto è la nuotatrice più anziana della storia a vincere la sua prima medaglia olimpica quando ha vinto l’argento nella gara di 10 km a Rio 2016 a 33 anni.

Guardando invece la storia dei Campionati del Mondo, sia a in vasca lunga che in vasca corta, tra i primi 5  posti dei nuotatori più anziani che hanno vinto una medaglia ci sono tre nomi proprio accanto una bandiera verde e d’oro.

Joao Gomes Junior è il quinto nuotatore più anziano a vincere una medaglia ai Campionati del Mondo FINA. Ha vinto la medaglia di bronzo nei 50 rana a 33 anni, 184 giorni a Gwangju 2019. Nella stessa gara, Felipe Lima ha vinto la medaglia d’argento diventando il 3° più anziano della storia a 34 anni, 110 giorni. Lima è anche 4° in questa classifica se consideriamo i campionati di vasca corta e Joao Gomes Junior è 3°. Entrambi questi atleti sono ancora in attività.

32, 33, 34. Questi sono numeri che dimostrano la longevità brasiliana, e possiamo aggiungere altri nomi come Guilherme Guido che ha battuto record su record durante l’ISL la scorsa stagione a 34 anni.

Ma c’è un nuotatore che ha sicuramente cambiato tutte le regole della storia del nuoto.

Nicholas Santos è diventato il nuotatore più anziano a vincere una medaglia ai Campionati mondiali di nuoto nel 2017 quando aveva 37 anni. Poi ha migliorato il suo record quando ha vinto una medaglia nel 2019 a 39 anni, e di nuovo nel 2022 a 42 anni, quando è diventato l’unico nuotatore di età superiore ai 40 anni a vincere una medaglia ai Campionati mondiali di nuoto. Oggi, durante il Campionato del Mondo vasca corta di Melbourne ha battuto questo record un’altra volta vincendo i 50 farfalla a 42 anni e 303 giorni.

Santos ha detto dopo la sua gara che questa sarà la sua ultima competizione ed è molto orgoglioso della sua carriera e dei suoi successi, è anche dispiaciuto perché avrebbe potuto nuotare il WR se il clima non fosse stato così freddo.

Potrebbe essere l’elisir di Guaranà, potrebbe essere l’umore e l’amore per la vita dei i brasiliani, non lo sappiamo. Ma la Seleção brasiliana sta dicendo a tutti ancora una volta: non è mai troppo tardi.

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About Aglaia Pezzato

Aglaia Pezzato

Cresce a Padova e dintorni dove inizialmente porta avanti le sue due passioni, la danza classica e il nuoto, preferendo poi quest’ultimo. Azzurrina dal 2007 al 2010 rappresenta l’Italia con la nazionale giovanile in diverse manifestazioni internazionali fino allo stop forzato per due delicati interventi chirurgici. 2014 Nel 2014 fa il suo esordio …

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