Durante il discorso alla cerimonia di laurea di Stanford, Katie Ledecky ha emozionato il pubblico con una riflessione profonda sul senso dell’impegno e sul valore della perseveranza. Con l’eleganza e la determinazione che l’hanno resa una delle più grandi nuotatrici di sempre, ha scelto come filo conduttore un invito semplice e potente: “Go the distance”, vai fino in fondo.
“Non devi vincere la gara. Devi vincere la tua gara”, ha detto Ledecky, ricordando di aver nuotato oltre 26.000 miglia nella sua carriera. “E vincere la tua gara significa innamorarti del processo. Fall in love with the process, not the podium.”
Il Ricordo Di Londra 2012
La parte più toccante del discorso è stata il racconto della sua prima medaglia d’oro olimpica nei 800 stile libero ai Giochi di Londra 2012, vinta quando aveva solo 15 anni:
Nessuno sapeva chi fossi. Gareggiavo accanto a Becky Adlington, la campionessa in carica britannica, davanti a una folla che urlava ‘Becky! Becky!’ – ma io mi ero programmata per sentire ‘Ledecky! Ledecky!’”.
Con il Principe William e la Principessa Kate tra gli spettatori, Ledecky ha descritto l’istante in cui il silenzio cala prima della partenza e poi il suono del beep che segna l’inizio della sua ascesa.
“Il mio allenatore Yuri Suguiyama mi aveva detto di non partire troppo forte. Non l’ho ascoltato. Sono andata subito in testa e ho pensato: ‘Dove sono tutti?’ Ho dubitato per un attimo di me stessa, poi mi sono detta: vai avanti. E ho vinto con più di quattro secondi di vantaggio.”
La campionessa ha poi ricordato l’abbraccio del compianto Jon Urbanchek, che le disse: “Non hai seguito il piano. Ma va bene così”.
La Lezione
Riguardando quella gara in televisione, ha notato come i commentatori si fossero mostrati inizialmente scettici:
“Dicevano: ‘Sta andando troppo veloce’. ‘Deve rallentare’. Ma io non li sentivo. Se li avessi sentiti, forse mi sarei fermata a riflettere. E chissà come sarebbe andata.”
E proprio da questa riflessione ha tratto la morale del suo discorso ai giovani laureati:
“Nel vostro cammino, sentirete persone che vi diranno di rallentare, di non avere fretta. E forse sarà anche un buon consiglio. Ma a volte, invece, dovrete solo fidarvi del vostro ritmo e andare avanti.”
La Chiusura
Il messaggio finale, consegnato con un sorriso e la forza di chi ha vissuto ogni parola:
“Take your mark… and go out there and make your mark.”
(Prendete posizione… e andate là fuori a lasciare il vostro segno.)