In Scozia la riapertura degli impianti sembra ancora lontana.
A fine Giugno, la Federazione Scozzese annunciò che gli atleti d’elite del calibro di Duncan Scott, Ross Murdoch e Aimee Willmott sarebbero tornati ad allenarsi presso la National Swimming Academy, a Stirling.
Tuttavia, a parte i nuotatori di livello internazionale, la maggior parte degli atleti scozzesi non tornerà in acqua fino a metà settembre.
Secondo il governo scozzese
“le piscine (al chiuso) possono riaprire a partire dal 14 settembre”
Come reazione a questa dichiarazione, Scottish Swimming ha pubblicato la seguente risposta ufficiale:
Come settore, siamo delusi dal fatto che i tempi indicativi per il ritorno allo sport non siano stati anticipati. Abbiamo presentato prove di mitigazione di qualsiasi rischio per la salute pubblica. Chiediamo chiarimenti su quali informazioni più convincenti siano necessarie per garantire che i nostri sport possano tornare all’attività e alla competizione entro le date indicative indicate.
Tuttavia, lavoreremo con il governo scozzese e con la Scozia per capire il livello di prove che dobbiamo fornire in modo da poter soddisfare tutti i requisiti per il rientro in sicurezza dello sport indoor alla fine di agosto. Come sempre, reagiremo positivamente a qualsiasi incoraggiamento da parte del governo scozzese a rivedere le date.
Scottish Swimming si dichiara inoltre pronta a collaborare con il governo per far si che tutti gli utenti possano tornare presto a praticare sport. Nel comunicato si elencano i motivi per i quali lo sport in Scozia, non è solo sport:
Secondo l’associazione lo sport contribuisce a migliorare:
- La salute e il benessere della nazione scozzese
- L’uguaglianza e l’inclusione
- Creare studenti attenti e concentrati
- Sviluppa salute mentale e benessere
- Contrasta l’obesità
- Inclusione sociale
Per il comunicato integrale clicca qui