L’associazione antidoping russa, RUSADA, ha sospeso il nuotatore Alexander Palatov per 2 anni per una violazione delle regole antidoping.
RUSADA ha specificato che la sospensione viene applicata per la violazione delle sezioni 4.1 e 4.2 del Codice Antidoping All-Russia. Queste sezioni riguardano l’uso di una sostanza vietata, ma non viene specificata.
Il divieto è stato retrodatato all’11 maggio 2021.
L’ultima gara per il 26enne Palatov è stata al campionato russo all’inizio di aprile. Aveva vinto il bronzo nei 100 rana maschili con il tempo di 59.59. Il piazzamento lo pose a soli 12 centesimi da Anton Chupkov. Se avesse battuto Chupkov, avrebbe guadagnato un posto, in teoria, nella squadra olimpica russa.
Si è anche piazzato 5° nei 200 rana con 2:10.59, ben lontano dal suo miglior tempo di 2:08.70 da aprile 2019.
Come atleta juniores, Palatov aveva vinto l’oro nei 200 metri rana ai Campionati del Mondo Jr del 2013, con il tempo di 2:10.75. Il tempo fu anche record del campionato.
Nel 2019 partecipò ai Campionati del Mondo, piazzandosi 26° nei 200 rana.
L’Agenzia mondiale antidoping (WADA) ha imposto, nel 2019, la squalifica della Russia a causa dell’inadempienza dell’Agenzia russa antidoping (RUSADA). La sanzione è arrivato dopo un lungo scandalo sul doping in Russia, in cui i rapporti McLaren hanno dettagliato un grande programma di doping sponsorizzato dallo stato per aiutare a proteggere gli atleti russi dai divieti.
A DICEMBRE 2020 IL CAS HA RIDOTTO QUEL PERIODO DA QUATTRO ANNI A DUE ANNI.
Il divieto non manterrà gli atleti russi completamente fuori dagli eventi sportivi internazionali.Gli atleti russi possono partecipare sotto una bandiera neutrale sotto il nome di “atleti olimpici russi”.