In occasione dell’apertura dei Campionati Italiani Master 2019 non potevo non condividere con voi quanto sia bello definirsi “nuotatore Master”.
Pur non potendo essere fisicamente a Riccione, siano queste mie parole di incoraggiamento e supporto per chi, al pari di qualsiasi altro nuotatore, sta affrontando le ansie e le paure connesse alla prova annuale con il cronometro.
Essere Master però non è solo cronometro. Chi lo farebbe solo per quello?
E’ alzarsi alle 6 per allenarsi prima di andare al lavoro. Sentirsi competitivi come dei ragazzini di 18 anni.
Ci sono cose che solo i Master possono dire o fare, a differenza di chi sta vivendo gli anni dell’agonismo puro.
Eccone sei.
Buoni Campionati a tutti!
1 L’allenamento è un piacere e non un dovere
I nuotatori adulti sono presenti agli allenamenti perché vogliono esserci.
Nessuna pressione esterna. I genitori non li stresseranno con la costante richiesta di risultati.
L’allenatore non tiene registri di presenze o diari di allenamenti che se ne salti uno meglio che cambi direttamente continente.
Il Master è in acqua perché ama allenarsi. Sceglie l’allenamento ogni giorno ed ogni giorno dà il massimo perché non vorrebbe essere altrove
2 – È POSSIBILE DIRE ALL’ALLENATORE COSA SI PENSA VERAMENTE DI UN ALLENAMENTO
La maggior parte delle squadre Master è in simbiosi con il proprio allenatore. Molti allenatori fanno parte essi stessi della squadra.
Il Master ride, scherza e spesso insulta il proprio allenatore, il quale risponde con allenamenti massacranti.
Attenzione però, anche gli allenamenti si possono criticare, a rischio e pericolo certo, ma la soddisfazione di un: “MA E’ LEGALE QUESTA SERIE?” i nuotatori “giovani” non la possono provare!
3 – Nessun doppio allenamento
La maggior parte dei nuotatori Masters non si distrugge con i doppi allenamenti.
Ciò significa che possiamo godere della nostra giornata senza dover tornare in piscina.
Tuttavia, ci sono cose che valgono almeno quanto un “doppio”. Casa, lavoro, famiglia, mille impegni da incastrare fino a giungere sul caro e vecchio divano.
Lì i nuotatori sono tutti uguali, poiché la scusa più gettonata per il riposino è la stessa: “Sono stanco dopo l’allenamento”.
4 – non hai paura di invecchiare
Chi vive l’agonismo ha paura dei passaggi di categoria.
Più cresci e più aumenta l’ansia per il tempo da centrare. Si guarda la categoria successiva con il terrore, sapendo che ci sono quelli più veloci e che dovrai lottare contro nuotatori più esperti.
Nei Master non accade nulla di tutto ciò.
Anzi.
Lo scatto di categoria viene vissuto con entusiasmo poiché probabilmente chi arriva in una categoria superiore spera di essere più veloce di chi già c’è.
Inoltre più si va avanti con gruppi di età e più aumentano i punteggi relativi ai tempi ottenuti in gara.
Il processo di invecchiamento nei Master è vissuto con entusiasmo. I più anziani sono coccolati dai più giovani, con i quali c’è un continuo scambio di suggerimenti, ricordi ed emozioni legate al nuoto.
5 – Ti senti una swim mum speciale
Quando sei un nuotatore Master e contemporaneamente hai un figlio che nuota ti senti un pò la wonder woman della squadra.
Si acquisisce una dimestichezza unica con trasferte, cartellini, preparazione dello zaino per le gare, spuntini salutari e chi più ne ha più ne metta.
Non sarai lì a criticare l’allenatore di tuo figlio, né a rimproverare quest’ultimo per una gara andata male.
Conosci le sue ansie e sai bene quanto sia difficile portare avanti una stagione.
6 – ti senti un supereroe
I master hanno vite impegnate ed a volte complicate.
Ognuno di noi si porta dietro una storia, che non sempre ha a che fare con la piscina.
Chi inizia a trenta o a quarant’anni. Chi vuole avere un continuo contatto con l’elemento che per tutta la vita lo ha accompagnato.
Ciò che accomuna tutti però è il riuscire ad equilibrare le diverse sfaccettature della vita quotidiana pur di esserci.
A volte, sul finire della settimana, ti guardi indietro e ti senti un super eroe quando pensi “Ma come ho fatto a farlo?”