Oltre Il Tempo E Le Corsie, Sette Donne Che Hanno Cambiato il Nuoto: Federica Pellegrini

Lo sport è spesso raccontato attraverso i suoi record, i suoi numeri, le medaglie appese al collo. Ma il nuoto – soprattutto quello femminile – è molto più di questo. È una lotta contro il cronometro, certo, ma anche contro gli stereotipi, contro le barriere culturali e contro i limiti imposti da chi, nel passato, riteneva che certe imprese fossero impossibili per una donna.

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, vogliamo raccontare la storia di sette nuotatrici che non solo hanno scritto pagine leggendarie nella storia della disciplina, ma hanno anche contribuito a trasformare la percezione del ruolo delle donne nello sport. Atlete che hanno ridefinito i confini della resistenza, della determinazione e della grandezza, spesso sfidando condizioni avverse, pregiudizi o difficoltà personali.

Sette storie, sette voci, sette battaglie vinte dentro e fuori dall’acqua.

Nel corso della settimana, esploreremo i percorsi di queste donne straordinarie, partendo dalle pioniere che hanno aperto la strada per le generazioni future fino alle campionesse contemporanee che continuano a ispirare con la loro forza e il loro talento.

Federica Pellegrini – La Divina che ha riscritto il destino del nuoto femminile

Se esiste un nome che ha segnato la storia del nuoto italiano e mondiale, quel nome è Federica Pellegrini. La sua carriera non è stata solo una sequenza impressionante di record e medaglie, ma un viaggio fatto di successi, sconfitte, sacrifici e rinascite. Una storia che ha ispirato generazioni di atleti e che continua a farlo, anche ora che le sue bracciate non solcano più le piscine olimpiche, ma il suo impegno è rivolto alla crescita dello sport.

Un talento nato per l’acqua

Nata a Mirano, in Veneto, il 5 agosto 1988, Federica è cresciuta a Spinea in una famiglia che ha sempre creduto nel suo talento. Sua madre, Cinzia, ha giocato un ruolo fondamentale nella sua crescita sportiva, accompagnandola fin da bambina in piscina e sostenendola nelle scelte più difficili. Il nuoto è sempre stato parte della sua vita, ma nessuno poteva immaginare che quella bambina con le spalle larghe e il carattere testardo sarebbe diventata la più grande nuotatrice italiana di sempre.

Già da giovanissima dimostra una predisposizione fuori dal comune per il 200 stile libero, una gara che diventerà la sua firma, il suo campo di battaglia, la sua leggenda. Nel 2004, a soli 16 anni, sale sul podio olimpico di Atene, conquistando un argento nei 200 stile libero che anticipa un destino glorioso.

La consacrazione e il dominio mondiale

Il vero capolavoro arriva a Pechino 2008, quando, a soli 20 anni, vince l’oro olimpico nei 200 stile libero, stabilendo il record del mondo e diventando la prima donna italiana a conquistare un titolo olimpico nel nuoto. È l’inizio di un’era che la vedrà dominare il mezzofondo veloce per più di un decennio.

Seguono anni di gloria ai Mondiali, con sei titoli mondiali e una serie di record che la consacrano come una delle più grandi interpreti della storia della disciplina. La sua capacità di reinventarsi, di adattarsi alle nuove generazioni di avversarie e di non mollare mai, la rende un’icona senza tempo.

Nonostante la concorrenza spietata e le difficoltà, rimane sempre al vertice: dal 2005 al 2021, per ben 17 anni consecutivi, non ha mai mancato una finale mondiale o olimpica nei 200 stile libero. Un primato che racconta più di qualsiasi medaglia la sua grandezza.

Oltre il nuoto: cadute, risalite e forza interiore

Ma Federica Pellegrini non è stata solo una macchina da record. È stata anche una donna capace di affrontare momenti difficili, di rialzarsi dopo sconfitte brucianti e di gestire la pressione mediatica che, in Italia, è sempre stata fortissima intorno a lei.

Dopo il trionfo di Pechino, arriva la delusione di Londra 2012. Un quarto posto che pesa come un macigno e che la spinge a prendere una decisione drastica: fermarsi, riflettere, ricostruirsi. È in questo periodo che il rapporto con la sua famiglia e con le persone che le vogliono bene diventa ancora più importante.

Accanto a lei c’è sempre Matteo Giunta, prima come allenatore, poi come compagno di vita e marito. La loro storia, nata in piscina e sbocciata lontano dai riflettori, è la testimonianza di quanto il nuoto sia sempre stato il centro della sua esistenza, ma anche di quanto abbia saputo costruire un equilibrio tra sport e sentimenti.

Tokyo 2020: il canto del cigno

Quando molti avrebbero mollato, Federica ha scelto di continuare. Il 2021 è stato l’anno dell’ultimo ballo. A Tokyo 2020(disputati nel 2021 per via della pandemia), diventa la prima donna della storia a disputare cinque finali olimpiche consecutive nei 200 stile libero. Chiude settima, ma il risultato non conta: quella finale è il simbolo di una carriera senza eguali.

Dopo la gara, arriva il momento più emozionante: si gira verso la telecamera e dice addio alle competizioni, tra le lacrime e gli applausi di tutto il mondo.

La Pellegrini fuori dall’acqua: una guida per il futuro

Oggi Federica Pellegrini è molto più di una leggenda dello sport. Dopo il ritiro, il suo ruolo nello sport è diventato ancora più centrale. È stata nominata membro del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), un riconoscimento che solo i più grandi atleti ricevono.

È un segnale forte: Federica non sarà mai solo un’ex atleta, ma una donna impegnata a migliorare lo sport, a renderlo più inclusivo e a sostenere le nuove generazioni.

Nel frattempo, ha intrapreso altre strade: ha scritto un libro, è stata giudice e concorrente in programmi televisivi, ha raccontato la sua storia con ironia e sincerità, senza mai dimenticare da dove viene e cosa ha lasciato in quelle piscine che l’hanno resa immortale.

Un’eredità indelebile

Federica Pellegrini non è solo la più grande nuotatrice italiana di sempre. È una figura che trascende lo sport: un’icona del femminismo moderno, una donna che non ha chiesto il suo posto ma se l’è preso, con la forza della sua determinazione e il coraggio delle sue scelte.

Ha ridefinito il concetto di atleta professionista al femminile, dettando le regole anziché seguirle, facendo tremare i giornalisti con risposte fuori dagli schemi e trasformando ogni sua dichiarazione in un evento. Ha mosso folle adoranti, ha fatto litigare opinionisti e ha conquistato sponsor pronti a tutto pur di legare il loro nome al suo. Non si è mai piegata alle logiche del compromesso, non ha mai abbassato lo sguardo, non si è mai fatta ridurre a un semplice volto di copertina: è stata ed è un modello di indipendenza, di forza e di ambizione.

E anche se oggi non la vediamo più in acqua, sappiamo che il suo nome e il suo spirito continueranno a ispirare ogni ragazza che si tuffa in piscina sognando di diventare, un giorno, l’erede de “la Divina“.

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About Giusy Cisale

Giusy Cisale

 GIUSY  CISALE A law graduate and practicing attorney for 15 years, Giusy Cisale balanced her professional career with her passion for swimming by founding and managing her swimming-focused blog, Scent of Chlorine. Her expertise in the sport led her to collaborate with Italian swimming news websites starting in 2015, before joining …

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