Articolo scritto con la collaborazione di Reid Carlson e Braden Keith.
L’Agenzia mondiale antidoping (WADA) ha votato Giovedi per ripristinare ufficialmente l’Anti-Doping Agency russa (Rusada).
Termina così ufficialmente la sospensione di tre anni dell’organizzazione russa.
Anche se le norme originali per la reintegrazione non sono state rispettate, il Compliance Review Committee della WADA (CRC) ha proposto il ripristino della Rusada in base a requisiti modificati.
Rusada e WADA sono rimasti in stallo per mesi.
L’ex presidente del Comitato olimpico russo (ROC) Alexander Zhukov ha ripetutamente rifiutato di rispettare due criteri eccezionali stabiliti nel piano di conformità disposto dalla WADA.
Il Piano di conformità per il reintegro (ROADMAP TO COMPLIANCE)
In primo luogo, alla Russia veniva ordinato di accettare e riconoscere i risultati del Rapporto McLaren del 2016.
Quel rapporto rivelò al mondo l’esistenza di un sistema di doping sponsorizzato dallo Stato nello sport russo.
In secondo luogo, la Rusada doveva permettere ai funzionari WADA l’accesso al laboratio antidoping di Mosca, ai campioni e ai dati.
Ora, però, quelle norme sono state ridotte a:
- L’accettazione della relazione della Commissione disciplinare del Cio, conosciuta anche come la relazione Schmid. dalla quale non si evince una chiara accusa di sponsorizzazione del doping.
- Il permettere l’accesso al laboratorio di Mosca ad un “esperto indipendente” .
Alexander Zhukov ed il ROC non hanno accettato i risultati integrali della relazione McLaren. Zhukov citò una “evoluzione dell’espressione”, per giustificare il ruolo del governo russo nel doping.
Il Rapporto Schmid
In un rapporto separato guidato da Samuel Schmid della Commissione Disciplinare CIO, il ruolo dello Stato nel doping russo è stato così descritto: “un complotto istituzionale esisteva tra gli atleti di sport estivi e invernali che hanno partecipato con i funzionari russi nell’ambito del Ministero dello Sport e sue infrastrutture, quali Rusada, CSP e il Laboratorio di Mosca, insieme con il FSB ai fini di manipolare i controlli doping”.
La Reazione Degli Atleti e Degli Organi di Governo dello Sport
Gli atleti e gli altri organi di governo dello sport di tutto il mondo hanno risposto al piano accelerato della WADA di reintegrare la Rusada.
Il Comitato Olimpico degli Stati Uniti (USOC) , ed il Comitato Nuoto Atleti USA, hanno esortato la WADA a stare dalla parte degli atleti e fare in modo che la Russia si attenesse ai severi standard fissati in origine per la sua reintegrazione.
Prima del voto sul ripristino della Rusada, il Comitato degli Atleti del CIO ha twittato che è d’accordo in linea di principio con le raccomandazioni formulate dalla WADA, ma che “vorrebbe vedere un chiaro processo ed un termine per la ricezione e la piena verifica dei dati del laboratorio”.
The IOC Athletes' Commission have discussed in detail the recommendations of the @wada_ama Compliance Review Committee (CRC) and agreed in principle with the recommendations made. We would like to see a clear process & timeline for receiving & fully verifying the lab data.
— Athlete365 (@Athlete365) September 19, 2018
La Commissione Atleti del CIO è guidata dall’ex nuotatrice dello Zimbabwe Kirsty Coventry In precedenza aveva fatto parte del consiglio dei fondatori e come membro del Comitato Athletic WADA. Anche la Coventry ha condiviso il tweet della Commissione Atleti.
La lista completa dei membri attuali del comitato, comprende l’ex olimpionica dell’atletica Yelena Isinbayeva. La Isinbayeva era a capo della Rusada. Si dimise nel 2017, dopo che la WADA l’avvertì che la sospensione sarebbe continuata fin quando lei avesse mantenuto la carica.
- Kirsty Coventry , dello Zimbabwe, nuoto – Presidente
- Danka Barteková, Slovacchia, tiro – vicepresidente
- Sarah Walker, Nuova Zelanda, BMX – membro
- Daniel Gyurta , Ungheria, nuoto – membro
- Seung Min Ryu, Corea del Sud, tennis da tavolo – membro
- Luis Scola, Argentina, basketball – membro
- James Tomkins, Australia, bowling – membro
- Hayley Wickenheiser, Canada, hockey su ghiaccio – membro
- Nadin Buke, Giordania, taekwondo – membro
- Aya Medany, Egitto, pentathlon moderno – membro
- Patrick Singleton, Bermuda, skeleton – rappresentante World Olympians Association
- Chelsey Gotell, Canada, nuoto – rappresentante IPC (para-sport)
- Britta Heidemann, Germania, scherma – membro
- Stefan Holm, Svezia, atletica – membro
- Yelena Isinbaeva, Russia, atletica – membro
- Tony Estanguet, Francia, canoa slalom – membro
- Emma Terho, Finlandia, hockey su ghiaccio – Membro
- Kikkan Randall, Stati Uniti d’America, sci di fondo – membro
- Zhang Hong, Cina, pattinaggio di velocità – membro
- Abhinav Bindra, India, tiro – membro
Membri della Commissione Atleti del Wada dissociati dalla decisione
7 dei 20 membri della stessa Commissione Atleti del WADA hanno firmato una lettera dove contestano la decisione: Ben Sandford, Chiel Warner, Greta Neimans, Hayley Wickenheiser, Vicki Aggar, Petr Koukal, e Richard Schmidt.
Nessuno dei 3 nuotatori nel comitato ha firmato la lettera di dissenso.
Altri atleti e organizzazioni atleti che si sono apertamente dichiarati contro la decisione sono:
- British Olympic Association Atleti – Presidente di Commissione Ben Hawes
- 4 volte medaglia olimpica Matthew Pinsent
- Presidente della commissione Atleti del WADA Beckie Scott
- Commissione Atleti USOC
- USA Swimming Comitato Atleti
- Commissione atleti olimpici Canadesi
La reazione dell’USADA
L’equivalente americano del WADA, USADA (Agenzia Antidoping degli Stati Uniti) ha pubblicato un comunicato. Per il tramite del suo CEO Travis Tygart ha dichiarato:
“Oggi la più grande decisione della storia dell’Agenzia mondiale antidoping (WADA) ha dato un colpo devastante agli atleti puliti del mondo. Strappando la ‘tabella di marcia’ ha deciso di reintegrare la Russia. Ciò nonostante la nazione non avesse rispettato le due restanti condizioni della tabella di marcia. E’ sconcertante e inspiegabile.
Nella sua riunione di oggi, la WADA ha inviato un messaggio chiaro al mondo: abbiamo messo i desideri di una piccola manciata di dirigenti sportivi di sopra dei diritti di milioni di atleti puliti ed i sogni di miliardi di appassionati di sport.
V’è, tuttavia, un problema molto più grande in gioco.
E’ il chiaro messaggio circa il tipo di WADA che WADA ha scelto di essere contro il tipo di WADA che il mondo vuole vedere.
Nell’ultima settimana, gli atleti di tutto il mondo hanno reso molto chiaro il tipo di WADA che vogliono. Atleti provenienti da Germania, Australia, Paesi Bassi, Canada, Regno Unito e Stati Uniti si sono esposti, chiedendo che il WADA si regga sulle proprie gambe.
Gli atleti del mondo vogliono che il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) stia ben lontano dal WADA. Vogliono un WADA con i denti, l’autorità, il potere sanzionatorio e la determinazione per ripulire lo sport e riconquistare la fiducia degli atleti e degli appassionati di tutto lo sport, in tutto il mondo.
Oggi, quel lavoro deve iniziare – e comincia riformando WADA e dandogli il potere di regolare come ogni buon cane da guardia globale deve fare. Si parte ascoltando gli atleti puliti di tutto il mondo che stanno parlando, proprio qui e proprio ora. Si inizia eliminando il conflitto di interessi che avviene dalla volpe a guardia del pollaio CIO/WADA. La strada per la nuova, più forte WADA deve iniziare ora“.