Gli organizzatori di Tokyo 2020 hanno iniziato a esplorare possibili opzioni alternative per la gestione dei Giochi Olimpici.
Questa posizione, riportata da Channel News Asia si pone in contrasto con quanto dichiarato dal governo giapponese, il quale insiste nell’affermare che non considerano di rinviare le Olimpiadi.
Il governo giapponese è fermo sul fatto che i Giochi si svolgeranno. Prevede un massiccio aumento del turismo e della spesa dei consumatori. Il comitato organizzatore sta invece guardando realisticamente ai possibili scenari dati dalla pandemia di COVID-19.
Una delle fonti di Channel News Asia dichiara:
“Ci è stato chiesto di fare una simulazione in caso di rinvio”. “Stiamo progettando piani alternativi. Piano B, C, D – guardando a diversi tempi di rinvio”.
La fonte è un funzionario vicino al comitato organizzatore che è coinvolto nella stesura dei possibili scenari.
Le opzioni potenziali, che includono la riduzione del programma dei Giochi o la loro gestione senza spettatori, saranno discusse dal comitato alla fine di marzo.
L’altra fonte ha confermato che si sta discutendo su un rinvio potenziale di uno o due anni.
Questa posizione sarebbe in linea con quanto dichiarato da Thomas Bach.
Bach sostiene che la “cancellazione” non è un’opzione. Il presidente del CIO aveva affermato che l’organizzazione sta cercando modi creativi per risolvere i problemi che si presenteranno con un rinvio.
In un senso o nell’altro, sono sempre più autorevoli le voci che premono per una decisione immediata.
Un altro membro del consiglio di amministrazione di Tokyo 2020 ha sottolineato la necessità di prendere rapidamente una decisione da parte del CIO.
“Più allontanano la decisione… più preparativi devono essere fatti. Questo farà salire le spese di annullamento alle stelle”
Il CIO dovrebbe tenere una riunione del consiglio di amministrazione la prossima settimana.