CAMPIONATI MONDIALI FINA 2022 – BUDAPEST
- Nuoto in acque libere: 26/30 Giugno 2022
- Budapest, Ungheria
- Lupa Lake
- Meet Central
- Risultati live
- Programma gare
- Pagina SwimSwam dedicata all’evento
- Staffetta 4×1500
- 5km maschile
- 5 km femminile
- 10KM FEMMINILE
- 10 km MASCHILE
E’ il giorno di chiusura delle competizioni in acque libere ai Campionati del Mondo di Budapest. Questa mattina in acqua sono scesi gli atlete e le atlete impegnate nella 25km.
Tra i protagonisti della 25 km abbiamo Axel Reymond.
Reymond (FRA) ha vinto la 25 km negli ultimi due campionati mondiali (2017 e 2019). L’evento dei campionati di Budapest del 2017 si è svolto sul lago Balaton. Può diventare il primo uomo a vincere la 25 km in tre campionati mondiali consecutivi, ed il secondo in assoluto dopo Yuri Kudinov (RUS), oro nel 2001, 2003 e 2007. Reymond è anche l’attuale campione europeo nella 25 km maschile dopo aver vinto il titolo sul lago Lupa di Budapest nel 2021.
Gli italiani sono saliti sul podio della 25km in ognuno degli ultimi tre campionati mondiali: oro (Simone Ruffini) e bronzo (Matteo Furlan) nel 2015, argento (Furlan) nel 2017 e bronzo (Alessio Occhipinti) nel 2019. Solo la Russia ha conquistato tante medaglie nella 25 km maschile ai campionati mondiali quanto l’Italia.
25KM MASCHILE
- ORO DARIO VERANI 5:02:21.50
- ARGENTO Axel Reymond 5:02:22.70
- BEONZO Pieter Galicz 5:02:35.40
L’Italia è ancora sul tetto del mondo.
Dopo l’oro nel 2015 di Simone Ruffini, Dario Verani compie l’impresa nel 2022.
In una gara affrontata sempre alle costole del francese Axel Reymond, l’azzurro Dario Verani ha dato spettacolo negli ultimi metri che precedevano il traguardo, eseguendo il sorpasso sul francese ed andando a conquistare l’oro mondiale.
Matteo Furlan chiude settimo.
Subito dopo, il campione del mondo Verani, ha dichiarato ai microfoni di Rai Sport.
Con Fabrizio è dall’inizio dell’anno che abbiamo in mente come fare questa gara. Oggi è uscito tutto come avevamo programmato. E’ un sogno. Sapevo che se arrivavo insieme a lui, dovevo poi accelerare. Mi sono detto “una volta che ci sono, chissà quando mi ricapita”. Per me è un sogno. Un risultato del genere alla vigilia pochi ci credevano. Io ci ho creduto. Il mio allenatore ci ha creduto. Dedico la medaglia a Fabrizio, perché è l’unico che ci ha sempre creduto fino in fondo.