CIO: Raccomandazioni Sulle Manifestazioni A Tema Sociale Durante I Giochi

La Commissione Atleti del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha rilasciato le proprie raccomandazioni a proposito della Rule 50 e sull’espressione dell’atleta ai Giochi Olimpici.

Queste indicazioni sono state pienamente approvate dal Comitato esecutivo del CIO.

La Rule 50 riguarda il modo in cui gli atleti sono liberi di esprimersi durante i Giochi. L’attuale regola 50 afferma che “nessun tipo di manifestazione o propaganda politica, religiosa o razziale è consentita in qualsiasi sito olimpico, luogo o altra area”. Gli atleti possono esprimere le loro opinioni solo mentre fanno attività mediatiche: durante le conferenze stampa, i media tradizionali o digitali o nella zona mista.

Gli ultimi anni hanno visto un aumento degli atleti che decidono di usare la loro posizione di personaggi pubblici per parlare delle ingiustizie sociali. Questi messaggi sono stati sempre più comuni sui campi sportivi e i luoghi di sport.

Le squadre NBA hanno indossato magliette con la frase “I Can’t Breathe” e le squadre di calcio si sono inginocchiate prima delle partite per sostenere il movimento Black Lives Matter. Il mese scorso l’USOPC ha pubblicato le sue linee guida per le proteste degli atleti agli eventi delle gare olimpiche e paralimpiche.

Le linee guida USOPC sono molto più specifiche rispetto a quelle raccomandate dal comitato del CIO. L’USOPC ha specificato che sono permesse manifestazioni sul tema di egualità razziale e sociale che promuovono gruppi storicamente sottorappresentati ed emarginati. Stanno anche proibendo simboli e slogan di odio come la bandiera confederata. Le raccomandazioni del CIO AC sono molto più generali in quanto guardano come e dove gli atleti possono protestare piuttosto che indicare se specifici slogan e simboli saranno consentiti o proibiti.

UN’EX NUOTATRICE PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE ATLETI DEL CIO

L’anno scorso la Commissione Atleti del CIO ha avviato un processo per riformare la Rule 50 al fine di consentire una maggiore libertà di espressione da parte degli atleti quando sostengono gli ideali olimpici. La commissione ha consultato oltre 3500 atleti provenienti da 185 paesi, commissioni di atleti ed esperti in diritti umani e diritto sportivo. La commissione è presieduta dall’ex nuotatrice Kirsty Coventry dello Zimbabwe, 7 volte medaglia olimpica ed ex detentrice del record mondiale dei 100 dorso.

Ieri durante la presentazione delle raccomandazioni al Comitato esecutivo del CIO e ha dichiarato:

“Vogliamo amplificare la voce degli atleti e trovare più modi per sostenere i valori dei Giochi Olimpici e ciò che rappresenta lo sport. Questa consultazione è stata un processo molto importante per noi e fa parte del dialogo in corso con la comunità degli atleti. Siamo lieti che il CIO abbia pienamente supportato le nostre proposte “.

La commissione ha raccomandato le seguenti aree in cui gli atleti possono esprimersi: le cerimonie di apertura e chiusura, il villaggio olimpico, il murale della tregua olimpica, l’abbigliamento degli atleti, le campagne sui social media e la messaggistica digitale.

Sull’abbigliamento degli atleti si dovrebbero includere messaggi per celebrare la pace, il rispetto, la solidarietà, l’inclusione e l’uguaglianza.

La commissione ha proposto una modifica al giuramento olimpico per includere il linguaggio di inclusione:

“Promettiamo di prendere parte a questi Giochi Olimpici, nell’obbedienza e nel rispetto delle regole e nello spirito di fair play, inclusione e uguaglianza. Insieme siamo solidali e ci impegniamo nello sport senza doping, senza barare, senza alcuna forma di discriminazione. Lo facciamo per l’onore delle nostre squadre, nel rispetto dei principi fondamentali dell’Olimpismo e per rendere il mondo un posto migliore attraverso lo sport “.

VIETATE LE MANIFESTAZIONI DURANTE LE CERIMONIE DI PREMIAZIONE

I risultati hanno mostrato che oltre ⅔ degli atleti intervistati ha indicato che non è appropriato utilizzare il campo di gioco, il podio o le cerimonie ufficiali per dimostrare o esprimere le proprie opinioni. La commissione ha ascoltato ogni aspetto dell’argomentazione e ha concluso che la libertà di parola è accompagnata da dovere e responsabilità. Il comitato crede nel preservare la neutralità politica dei Giochi e nel proteggere la celebrazione del successo degli atleti durante le cerimonie di consegna delle medaglie.

La Commissione Atleti ha chiesto chiarezza sulle sanzioni relative alle violazioni della Regola 50. L’attuale norma esamina le violazioni caso per caso e la CA chiede una serie di sanzioni che sarebbero attuate in caso di un violazione.

Le modifiche presentate dal CIO saranno in vigore a partire dai Giochi di Tokyo di questa estate 2020.

LEGGI IL REPORT INTEGRALE DELLA COMMISSIONE ATLETI DEL CIO QUI.

 

Articolo originale a cura di Mark Dziak

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About Aglaia Pezzato

Aglaia Pezzato

Cresce a Padova e dintorni dove inizialmente porta avanti le sue due passioni, la danza classica e il nuoto, preferendo poi quest’ultimo. Azzurrina dal 2007 al 2010 rappresenta l’Italia con la nazionale giovanile in diverse manifestazioni internazionali fino allo stop forzato per due delicati interventi chirurgici. 2014 Nel 2014 fa il suo esordio …

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