Gregorio Paltrinieri ha comunicato questa mattina che cambierà guida tecnica.
Il campione olimpico questo pomeriggio, durante una video conferenza, ha risposto alle domande di alcune selezionate testate giornalistiche, tra queste, Swimswam.
LA SCELTA
“Tutto è scattato dal fatto che le olimpiadi siano state posticipate. da quel punto li ho iniziato a pensarci e poi non ci ho messo troppo ad arrivare alla conclusione che avrei dovuto cambiare”
Così Gregorio spiega che ha visto lo slittamento dei Giochi come un’opportunità per cambiare una situazione che non lo rendeva felice.
“Ho deciso di cambiare perché altri 15 mesi a Ostia non li avrei saputi fare. Le motivazioni sono varie. Ma semplicemente mi viene da dire che avevo perso qualsiasi tipo di stimolo e questa è una cosa probabilmente dettata anche da me che sono cresciuto. Forse ho bisogno anche di altre cose. Arrivavo ad allenemento e mi chiedevo cosa stessi facendo, non vedevo una finalità in tutto questo. Mi spaventava anche tanto il fatto che arrivassi il più delle volte demotivato. Mi chiedevo veramente come sarei arrivato ad un olimpiade l’anno prossimo in questa situazione e questo non me lo potevo permettere.
I risultati stavano anche arrivando. Ho vinto il mondiale qualche mese fa e l’europeo in vasca corta. Ma mentalmente la situazione si stava deteriorando. Questo l’ho notato giorno dopo giorno. Entravo in acqua e mi chiedevo “ma cosa sto facendo?” mi stava passando la voglia di nuotare. Non mi divertivo più a fare niente. Una tranquillità mentale è molto importante in questi casi e io non ce l’avevo più.
OSTIA
Greg si è allenato, e ha vissuto a lungo presso il Centro Federale di Ostia, dove è arrivato ancora 16enne:
“Credo che dopo così tanti anni in un posto sia normale ad un certo punto aver voglia di cambiare. Credo che tutto quello che potessimo fare qua lo abbiamo fatto. Abbiamo lavorato al meglio, abbiamo raggiunto grandissimi risultati, che nemmeno io avrei immaginato in questi 9 anni. “
Per quanto riguarda il rapporto con Stefano Morini, la guida tecnica che lo ha accompagnato in questo percorso:
“Diciamo neanche lui se l’aspettava. Credo capisca che è meglio per entrambi.
Credo che sia il miglior allenatore in circolazione per le gare che faccio io. Se dovessi tornare indietro rifarei tutte le scelte che ho fatto. Questa mattina abbiamo avuto una conversazione privata, mi ha ringraziato del tempo passato assieme e mi ha augurato buona fortuna. Mi ha detto che anche secondo lui se fossimo andati avendo senza capirci sarebbe stato un male per entrambi”
Il pluricampione del Mondo ha voglia di assumersi alcune responsabilità in più rispetto al guida protettiva che esercitava il tecnico federale su di lui.
“Ad un certo punto bisogna cambiare perché quello che facevo prima non va più bene per me adesso. Ho bisogno di altro. Avrò bisogno di una gestione diversa di me atleta rispetto a quella che avevo adesso. Non dico che sia meglio o peggio però sono cambiato e bisogna cambiare anche questo”
LA GUIDA PASSA A FABRIZIO ANTONELLI
Sul perche la sua scelta sia ricaduta su Fabrizio Antonelli, spiega:
“Direi che è la persona di cui mi fido di più in assoluto tra gli allenatori attuali in italia. Ed è quello con cui ho avuto più a che fare nell’ultimo poerido facendo gare di fondo. Ho avuto la possibilità di conoscerlo. A me lui piace come persona. Non nego che sia un allenatore giovane, e probabilmente è qualcosa che mi stimola e mi gasa di più. un allenatore giovane con metodi di allenamento giovani.
Proiettando lo sguardo verso i prossimi mesi che lo porteranno alle Olimpidi di Tokyo nel luglio 2021 Gregorio crede che un anno possa essere un tempo sufficiente a fare le cose fatte bene.
“L’idea di iniziare un progetto nuovo è stimolante. E’ vero che manca solo un anno e può sembrare poco. Ma in un anno di cose se ne possono fare, tante e bene. “
Il progetto di Gregorio iniziato già da qualche anno comprende una doppia carriera, in vasca e nel nuoto in acque libere. La guida di Morini era improntata più verso il nuoto tra le corsie, il nuovo tecnico, Antonelli, ha grande esperienza nelle gare in mare. 4 anni fa, Fabrizio Antonelli ha portato Rachele Bruni all’argento Olimpico della 10km tra le onde brasiliane.
” Non lascerei la vasca per nessun motivo ora. Sono troppo ambizioso riguardo alla mia idea dell’olimpiade di Tokyo ( assaltare il titolo sia in vasca che in mare) per farlo. So che i risultati in piscina potrebbero non arrivare in un primo momento. Abbiamo 15 mesi. Punto prima di tutto ad instaurare con lui un buon rapporto.”
LE ACQUE LIBERE, DOVE TUTTO E’ INIZIATO
Il rapporto con il mare e le acque libere Gregorio lo ha sempre definito speciale. Palcoscenico delle prime sfide con papà, rifugio dal mondo dopo l’Olimpiade.
“Il mare mi è sempre piaciuto. Anzi io sono partito proprio da li. Prima di arrivare ad Ostia avevo stabilivo il nuovo record italiano nei 3km in acque libere di continuo. A 13/14 anni è stato il mio trampolino di lancio. Ad Ostia il programma poi è cambiato e il nuoto di fondo è passato in secondo piano, ora non più.”