Benedetta Pilato, stella nascente del nuoto italiano, lo scorso fine settimana ha gareggiato all Swim TO 2020, a Torino.
Durante la sessione di gare del secondo giorno, ha nuotato nelle batterie dei 50 metri rana il tempo di 29.42, a solo un decimo dal Record Italiano da lei stessa stabilito ai Campionati Europei di Glasgow in vasca corta del 2019.
Ai Campionati Europei in vasca corta di Glasgow 2019, Benedetta Pilato ha conquistato la medaglia d’oro. Il tempo di 29.32, non era solo il nuovo Record Italiano, ma anche il World Junior Record.
Balzata sulla scena internazionale la scorsa estate, Benedetta, a soli 14 anni, conquistò la medaglia d’argento nei 50 metri rana femminili ai Campionati del Mondo FINA di Gwangju.
In Corea la Pilato, siglò anche il Record Italiano Assoluto (vasca lunga) nelle batterie di qualifica. Con il tempo di 29.98 è diventata la prima donna nella storia del nuoto ad abbattere il muro dei 30 secondi nei 50 metri rana.
Durante il Meeting Torinese, la Pilato ha rilasciato un’intervista a Tuttosport dove ha espresso la sua opinione sull’assenza della gara dei 50 metri rana nel programma olimpico e su un eventuale spostamento delle Olimpiadi di Tokyo del 2020 a causa della diffusione del coronavirus.
L’INTERVISTA A TUTTOSPORT
Sulla possibilità di rinviare le Olimpiadi dichiara:
“Speriamo che le rimandino, così ho più tempo per allenarmi e andarci. Seriamente, con questo virus è un problema mondiale, ma non si può neppure vivere nella paura. Sarei preoccupata ad andare in Cina, dove d’altronde ora non si può, ma in Giappone no”.
I 50 metri rana, specialità di Benedetta non sono inclusi nel programma olimpico. La giovane ranista dovrebbe dunque qualificarsi sulla distanza dei 100 metri. Su questo punto la Pilato afferma:
“Vedremo, vedremo.
Certo che mi piacerebbe gareggiare a Tokyo, ma siamo in tre e ci sono solo due posti.
Martina (Carraro ndr ) e Arianna (Castiglioni ndr ) devono solo rifare il tempo già nuotato, io invece devo migliorare e tanto.
Più che parlare della qualificazione ai 100, bisognerebbe discutere sul fatto che non avere i 50 rana alle Olimpiadi è un’ingiustizia.
Non è vero che i 50 non sono distanza olimpica, visto che ci sono i 50 stile.
Ma perché solo lo stile? Perché i velocisti devono essere solo quelli che nuotano a stile libero?”