L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha messo a disposizione un opuscolo che illustra i comportamenti da tenere e le norme da osservare per scongiurare il rischio di annegamento dei bambini in piscina.
Nell’opuscolo, che potete scaricare qui, si premette che:
- Un bambino molto piccolo (fino ai 3-4 anni di età) può trovarsi in difficoltà anche in pochi centimetri di acqua;
- sono sufficienti dai 3 ai 6 minuti per annegare
- Un bambino che si trova in difficoltà in acqua non riesce a gridare o a chiedere aiuto.
Le raccomandazioni, elaborate all’interno dell’Osservatorio per una Strategia Nazionale di Prevenzione degli Annegamenti ed incidenti in acque di balneazione, del Ministero della Salute, sono:
-
SORVEGLIARE I BAMBINI IN ACQUA
Gli adulti devono mantenere un costante contatto visivo e uditivo e trovarsi a portata di mano in caso si debba intervenire. Non perdere mai il bambino dalla nostra visuale.
2. SORVEGLIARE I BAMBINI FUORI DALL’ACQUA
Alcuni annegamenti avvengono perchè i bambini si allontanano ed esplorano i luoghi nelle vicinanze. Dunque, anche se si è in giardino o soltanto vicino ad una piscina, non perdere mai di vista il bambino, che potrebbe allontanarsi.