Rio de Janeiro, Brasile. Ci celebra il meeting-evento “Raia Rapida” 2017, che vede quattro squadre composte da quattro atleti, due maschi e due femmine, sfidarsi rispettivamente nei 50 mt. stile libero, 50 mt. rana, 50 metri farfalla e 50 mt. dorso.
La composizione della squadra Italiana vedeva ai blocchi di partenza: Lorenzo Benatti, Fabio Scozzoli, Elena Di Liddo ed Elena Gemo.
La squadra americana vantava la presenza di Anthony Ervin, Hellen Moffitt, Chuck Katis, Kendyl Stewart.
Durante la riproduzione dell’inno americano, il due volte Campione Olimpico Anthony si è inginocchiato, per unirsi alla protesta contro il razzismo negli Stati Uniti.
Questo gesto è stato già ripreso da altri suoi compatrioti durante diversi eventi sportivi, come già fece Colin Kaepernick del NFL. L’anno scorso, infatti, l’allora quarterback dei San Francisco 49ers si inginocchiò durante l’inno all’inizio del campionato. L’atto si è diffuso quest’anno fra i giocatori di football americano, non solo come un modo per attirare l’attenzione sul trattamento dei neri d’America, ma in segno di protesta contro il presidente Donald Trump, che aveva criticato il gesto in modo molto incisivo.
Nonostante il monito del Presidente Americano, altre squadre hanno recepito il segno di protesta e continuato ad inginocchiarsi durante l’esecuzione dell’inno Nazionale, di tal che, anche Trump, ha ritirato ogni critica a riguardo
Anthony Ervin già nel 2000, dopo la sua vittoria iridata dei 50 mt. stile libero alle Olimpiadi di Sidney, aveva posto l’attenzione sulla condizione degli Afro-Indiani d’america. Un impegno mai scemato, come tuona dal suo profilo Twitter:
Anthony Ervin against nazism – Twitter profile“Il nazismo da 3000 anni ad adesso è stato l’antico nemico dell’America. E come allora noi lo combatteremo ancora se dovremo farlo”
Il gesto di inginocchiarsi in silenzio come segno di protesta ha le sue radici nella manifestazione tenuta da Martin Luther King a Selma, in Alabama nel 1965. Nella foto di repertorio, alla sinistra di Martin Luther King c’è l’amico e leader di diritti civili Ralph Abernathy, con la testa inchinata in preghiera. Dietro di loro c’è una lunga fila di manifestanti, nella stessa posizione. La polizia, quel giorno, aveva arrestato, per aver sfilato senza permesso, più di 250 persone, mentre il gruppo marciava verso il tribunale della contea di Dallas per registrarsi come elettori. Quelle arrestate alla fine avrebbero marciato in prigione. Ma prima, si sono inginocchiate.