Il presidente di All-Russian Swimming, Vladimir Salnikov, ha espresso un giudizio negativo sulle possibilità di partecipazione dei nuotatori russi alle Olimpiadi di Parigi, rimanendo in disaccordo con il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e la sua posizione di permettere loro di gareggiare solo come neutrali.
Il CIO non ha ancora preso una decisione formale sulla riammissione degli atleti russi e bielorussi in seguito all’invasione dell’Ucraina dello scorso febbraio, ma World Aquatics ha annunciato che permetterà agli atleti di partecipare alle sue gare come atleti neutrali e individuali, a patto che soddisfino una serie di criteri rigorosi.
Dopo l’annuncio di World Aquatics all’inizio di settembre, Salnikov ha dichiarato che il cambiamento non ha portato “alcun miglioramento” alla situazione.
Recentemente, Salnikov ha dichiarato a Sport Express che le attuali restrizioni del CIO sono inaccettabili e che sta perdendo la speranza che qualcosa cambi prima della prossima estate.
LE PAROLE DI SALNIKOV
Ha dichiarato Salnikov:
Penso che questa sia un’umiliazione, ma il Comitato Olimpico Internazionale continua a insistere che non ci sono discriminazioni, e questo mi sconcerta.
Sono ancora più sorpreso da un’altra cosa: se inviti qualcuno a mangiare una torta, vuoi anche goderti l’incontro, e se non vuoi comunicare, allora inizi a inventare motivi per cui gli ospiti non vengano da te.
Questo è ciò che stanno facendo ora: stanno inventando motivi per cui è inutile attraversare una porta chiusa, non vogliono vederci.
Come ha detto Irina Viner, loro (credono) che sia necessario che ci arrendiamo con la bandiera bianca, per me questo è inaccettabile e penso che lo sia anche per la maggior parte degli atleti che hanno sentito tutta questa discriminazione.
Ma non posso e non voglio decidere per gli altri, mi limito a dire che per me gli attributi statali sono valori importanti, senza i quali non posso immaginare di partecipare alle competizioni.
Ora sono stati definiti i parametri che consideriamo inaccettabili, forse domani cambierà qualcosa.
A quel punto ci riuniremo con voi e con gli atleti e discuteremo di dove ci troviamo. Non sto dicendo che i Giochi Olimpici siano completamente chiusi per noi, ma che si basano su un dato di fatto.
Con quello che sta succedendo ora, compresa l’epidemia di cimici dei letti a Parigi, le possibilità sono prossime allo zero.
Tuttavia, non voglio escludere la possibilità che qualcuno finisca alle Olimpiadi a proprio rischio e pericolo.
Il CIO ha recentemente aggiornato una Q&A sul suo sito web fornendo informazioni sulla situazione degli atleti russi e bielorussi, ribadendo che l’organizzazione “si riserva il diritto di decidere in merito alla partecipazione di singoli atleti neutrali con passaporto russo ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 e ai Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026 al momento opportuno”.
“Stiamo constatando che la partecipazione di singoli atleti neutrali con passaporto russo o bielorusso alle competizioni internazionali è ampiamente accettata dalla comunità degli atleti”, ha dichiarato il CIO.
“Siamo qui per sostenere gli atleti di tutto il mondo a realizzare i loro sogni olimpici. Continuiamo a promuovere la partecipazione di ogni atleta che accetta le regole, rispetta la Carta Olimpica e si è qualificato sul campo di gioco”.
