L’analisi della nuotata è uno dei modi più efficaci ed utilizzati dagli allenatori di tutto il mondo per migliorare le prestazioni degli atleti. Nelle prossime settimane Stefano Nurra analizzerà per noi le finali dei Campionati del Mondo 2019. Grazie ad esse riusciremo a vedere aspetti delle migliori prestazioni al mondo impossibili da cogliere guardando la gara dall’esterno.
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- Analisi della finale 100 metri stile libero uomini
- Finale 100 metri stile libero donne
Finale 100 METRI DORSO UOMINI
In ordine di corsia
- Guilherme Guido (BRA)
- Mitch Larkin (AUS)
- Ryan Murphy (USA)
- Xu Jiayu (CHN)
- Evgeny Rylov (RUS)
- Matt Grevers (USA)
- Ryosuke Irie (JPN)
- Robert Glinta (ROU)
Race Video (only highlights have been published for public use):
Ogni gara è diversa, le analisi di ogni finale sono diverse.
I 100m dorso uomini ci mostrano alcuni punti in comune con le precedenti analisi, 100 metri stile libero uomini e donne, e altri aspetti leggermente diversi.
Se osserviamo i tempi parziali medi di tutti i finalisti possiamo vedere che il primo 50m è 25.40 e il secondo 27.63. Il tempo medio dei primi 15m è 6.10.
Compariamo questi parametri con gli stessi dei primi tre atleti e degli ultimi 5.
Possimao osservare che i primi 15m e il primo 50m differiscono di pochissimo.
Ai 15m i primi tre atleti fanno registrare la media di 6.13 e 6.08 gli ultimi 5; ai 50m i primi tre atleti hanno la media di 25.40, stesso tempo della media di tutti i finalisti, e 25.39 per gli ultimi 5.
Se confrontiamo i tempi del primo atleta classificato, 25.22, con la media di tutti i finalisti, 25.40, vediamo che la differenza non è particolarmente grande.
Di sicuro meno che nei 100m stile libero.
Questo significa che per nuotare la finale dei 100m dorso tutti gli atleti devono essere in grado di nuotare il primo 50m veloce ma solo chi ha un ritorno più veloce può ambire ad una medaglia.
VIRATA
Per poter iniziare a vedere qualche differenza più consistente possiamo osservare le virate.
Il tempo dai 45m ai 65m è di 9.78sec per i primi tre nuotatori e di 9.96sec per gli ultimi cinque.
Se osserviamo con maggiore attenzione i dati vediamo che i tempi dai 45m ai 50m sono praticamente identici. Vuol dire che i primi tre nei primi 15m dopo la virata sono più veloci degli ultimi cinque. Questo è il momento in cui iniziano a fare la differenza con gli ultimi cinque.
SUBACQUEE
Le fasi subacquee dopo la partenza sono più corte per i primi tre atleti rispetto ultimi cinque. 13.77 per i primi tre e 14.16 per gli ultimi cinque. I primi tre sono leggermente più efficaci. Hanno infatti una velocità media di 2.54 metri al secondo contro 2.51 metri al secondo degli ultimi 5.
FREQUENZA E AMPIEZZA DI BRACCIATA
La differenza maggiore fra i primi tre nuotatori e gli ultimi cinque è sicuramente il secondo 50m, 27.23 per i primi tre e 27.87 per gli ultimi cinque.
Un’attenta analisi di frequenze e ampiezze di bracciata del secondo 50m ci mostra che la frequenza è quasi identica ma che l’ampiezza di bracciata dei primi tre atleti è evidentemente più lunga, 217.3cm contro 211.0cm per gli ultimi cinque.
Se consideriamo gli stessi valori non per il solo secondo 50m ma per tutto il 100m osserviamo la stessa tendenza che abbiamo già notato nei 100m stile libero, sia uomini che donne: la frequenza di bracciata dei primi tre atleti risulta leggermente più bassa rispetto gli ultimi cinque mentre l’ampiezza di bracciata più lunga.
Ancora una volta la capacità di applicare forza e la giusta potenza all’acqua fa la differenza.
THIS STORY COMES COURTESY OF STEFANO NURRA
- Analyst of Turkish Swimming Federation
- Analyst of Energy Standard
- Owner and Founder of Swim Lab