World Aquatics contesta il rapporto pubblicato ieri dalla Federazione Italiana Nuoto e afferma che Paolo Barelli rimane sospeso fino a settembre di quest’anno.
La Federazione Italiana, dove Barelli, al di fuori della sua sospensione, ricopre il ruolo di Presidente, ha annunciato ieri che il 69enne ha vinto il suo ricorso presso il Tribunale Arbitrale dello Sport (CAS) e ha ripreso le sue funzioni presidenziali.
Tuttavia, World Aquatics ha risposto con un comunicato poche ore dopo, affermando che le notizie sono false e che Barelli rimane sospeso.
Inizialmente Barelli era stato sospeso per due anni nel novembre 2022, poi il divieto era stato esteso a tre anni lo scorso marzo.
A settembre ha perso il ricorso al CAS nella causa contro World Aquatics e l’organo di governo mondiale afferma che quella sentenza rimane l’unica in vigore.
World Aquatics ha rilasciato la seguente dichiarazione mercoledì 24 Gennaio:
World Aquatics prende atto con preoccupazione e rammarico dei resoconti dei media e delle affermazioni pubblicate dalla Federazione Italiana Nuoto (FIN) secondo cui Paolo Barelli avrebbe ripreso la presidenza della FIN.
A seguito di una decisione del Tribunale Arbitrale dello Sport (CAS) del 15 settembre 2023, il sig. Barelli rimane sospeso da tutte le attività acquatiche che si svolgono sotto l’egida di World Aquatics o dei suoi membri fino al 14 settembre 2024, nonostante le recenti decisioni del CAS.
Si ricorda ai membri della comunità acquatica che qualsiasi violazione della sospensione di Barelli può comportare il deferimento alla Aquatics Integrity Unit indipendente e possibili ulteriori sanzioni.
La sospensione è stata comminata a Barelli per i presunti illeciti commessi in tre casi distinti, tra cui molteplici violazioni dello Statuto e del Codice Etico della FINA, durante il periodo in cui era segretario della FINA.
Barelli era candidato alla presidenza di World Aquatics (allora FINA) quando l’attuale presidente Husain Al-Musallam vinse il diritto di guidare l’organo di governo.