Questo articolo, di Daniel Takata, è apparso originariamente nell’edizione 2021 Year In Review della rivista SwimSwam. Abbonati qui.
IL RINVIO DEI GIOCHI 2020 AL 2021
Nel marzo 2020 è stato annunciato che le Olimpiadi di Tokyo 2020 sarebbero state rinviate al 2021 a causa della pandemia COVID-19. Fu il primo caso del genere nella storia dei Giochi olimpici (i giochi in precedenza erano stati cancellati ma mai riprogrammati).
Immediatamente, molti hanno iniziato a discutere sugli effetti del rinvio sui risultati olimpici. Da un lato alcuni adolescenti avrebbero avuto un anno in più per prepararsi ed essere protagonisti. Così è stato, poiché molti che nel 2020 non si sarebbero nemmeno qualificati sono tornati da Tokyo con una medaglia.
L’altra parte della medaglia è che alcuni veterani non sono stati in grado di mantenere il ritmo del 2020 e portarlo al 2021.
A Tokyo ci sono stati alcuni risultati inaspettati. Tuttavia, ogni Olimpiade riserva sorprese.
La domanda è: questi vincitori inattesi di medaglie sarebbero stati gli stessi se le Olimpiadi si fossero svolte nel 2020?
IL CONFRONTO TRA TOKYO 2021 E LE CLASSIFICHE MONDIALI DEL 2019
Un dato empirico che può dare l’idea di ciò che affermiamo è l’esame delle classifiche mondiali del 2019. Dopodiché, possiamo confrontarle con quanto accaduto nelle Olimpiadi passate, tenendo conto delle classifiche mondiali dell’anno immediatamente precedente.
la differenza nelle precedenti edizioni
Per fare un esempio, alla fine del 2011, cinque nuotatori che sarebbero andati a podio alle Olimpiadi del 2012 non figuravano tra i primi 20 al mondo nelle loro gare:
- Katie Ledecky 800 libero femminili, 55°
- Florent Manaudou 50 stile libero maschili, 36°
- Cullen Jones 50 stile libero maschili, 29°
- Ruta Meilutyte 100 rana femminili, 23°
- Allison Schmitt 400 stile libero femminili, 21°.
A proposito di Jones e Schmitt, nel 2019 non erano tra i migliori al mondo. Ma Jones aveva vinto i 50 stile libero ai Campionati mondiali del 2007 e anche Schmitt aveva vinto una medaglia ai Campionati mondiali.
Quindi, tra questi cinque nuotatori, solo Ledecky, Manaudou e Meilutyte erano sconosciuti a livello internazionale alla fine del 2011.
A quel tempo, pochi avrebbero scommesso su di loro.
Nel 2015, i nuotatori in questa situazione erano ancora meno.
Solo due nuotatori che alla fine avrebbero vinto medaglie alle Olimpiadi di Rio 2016 non sono entrati nella top 20 nel 2015:
- Penny Oleksiak 100 stile libero femminili, 46ª ; 100 metri farfalla, 38ª
- Kyle Chalmers 100 stile libero maschili, 21°.
COSA E’ ACCADUTO A TOKYO 2020
Ora diamo un’occhiata alle classifiche mondiali del 2019 e confrontiamole con quanto è effettivamente accaduto a Tokyo.
Ben 10 nuotatori, classificati al di fuori dei primi 20, hanno vinto medaglie alle Olimpiadi svoltesi del 2021.
ATLETA | GARA | 2019 WORLD RANKING | IN TOKYO |
Ahmed Hafnaoui (TUN) | 400m stile libero uomini | 123rd | oro |
Noe Ponti (SWI) | 100m farfalla | 98th | Bronzo |
Lydia Jacoby (USA) | 100 metri rana donne | 68th | ORO |
Matti Mattsson (FIN) | 200 metri rana uomini | 39th | Bronzo |
Kliment Kolesnikov (RUS) | 100m stile libero uomini | 35th | Bronzo |
Tom Dean (GBR) | 200m stile libero uomini | 31st | Oro |
Kate Douglass (USA) | 200 metri misti donne | 30th | Bronzo |
Brendon Smith (AUS) | 400m misti uomini | 28th | Bronzo |
Kieran Smith (USA) | 400 stile libero uomini | 25th | Bronzo |
Hali Flickinger (USA) | 400m misti donne | 22nd | Bronzo |
I Più INATTESI
Di questo elenco tre sono degni di nota:
- Ahmed Hafnaoui, vincitore dei 400 stile libero maschili, era classificato 123°.
- Noe Ponti, vincitore della medaglia di bronzo nei 100 metri farfalla maschili, era 98° al mondo nel 2019.
- Lydia Jacoby, medaglia d’oro nei 100 rana femminili, era 68esima.
Possiamo dire, quasi con certezza, che non sarebbero saliti sul podio se le Olimpiadi non fossero state rinviate. Forse, non si sarebbero nemmeno qualificati.
Il percorso della Jacoby è emblematico. A 15 anni non aveva alcuna possibilità di entrare nella squadra statunitense del 2020. In realtà, all’inizio del 2020, lei e la sua famiglia progettavano di recarsi a Tokyo per assistere ai Giochi, e avevano persino acquistato i biglietti.
Certo, alcuni di questi nuotatori erano già noti a livello internazionale nel 2019 e nel 2020.
Matti Mattsson ha vinto una medaglia di bronzo ai Campionati mondiali del 2013. Kliment Kolesnikov non era specializzato nei 100 stile libero, ma era già detentore del record mondiale nel dorso. Hali Flickinger ha vinto una medaglia ai Campionati mondiali nella farfalla.
Ma che dire degli altri? Sembra molto improbabile che alcuni vincitori di medaglie nel 2021 come Tom Dean, Kate Douglass, Brendon Smith e Kieran Smith sarebbero saliti sul podio se le Olimpiadi di Tokyo si fossero svolte nel 2020.
Naturalmente, se le Olimpiadi non fossero state rinviate, forse avremmo visto altri nuotatori finora sconosciuti vincere medaglie a Tokyo. È impossibile dire quanti.
IL VUOTO DEL 2020
Un’ultima considerazione.
Siamo entrati nel 2021 senza avere riscontri nelle gare in vasca lunga per quasi tutto il 2020. A causa della pandemia, infatti, nel 2020 ci sono stati pochi meeting internazionali in vasca da 50 metri. In effetti, è impressionante vedere 10 nuotatori che non erano classificati tra i primi 20 al mondo vincere medaglie olimpiche.
Ma, forse paradossalmente, ci si aspettava un numero ancora maggiore di nomi nuovi che salissero sul podio.
Dopo tutto, molte cose possono accadere nell’arco di un anno.