Qualche ora fa vi abbiamo comunicato la decisione del Tribunale NADO Italia sul “Caso Magnini”.
La Federazione Italiana Nuoto, con un comunicato stampa ha dichiarato:
La Federnuoto esprime fiducia negli organi preposti a prevenire, combattere e perseguire il doping.
Il percorso giudiziale che coinvolge Filippo Magnini e Michele Santucci ha espresso solo il primo verdetto e potrebbe proseguire.
Pertanto la Federnuoto chiede il massimo rispetto nei confronti degli atleti, auspicando che riescano a dimostrare la loro estraneità alla vicenda in ulteriori sedi.
La Federnuoto ricorda altresì come Magnini sia stato – nel corso della sua straordinaria carriera – un esempio per tutto il movimento, nonché uomo simbolo dello sport italiano e della lotta al doping.
Si coglie l’occasione per ribadire l’impegno della Federazione Italiana Nuoto per affermare e tutelare lo sport pulito e nel trasmettere i principi di lealtà e probità, condivisione, aggregazione e integrazione, nel nostro Paese che conta oltre 5.000.000 di praticanti.
La Reazione di Magnini
Filippo Magnini, due volte campione del mondo, ha espresso il suo punto di vista sulla decisione del Tribunale Antidoping:
“E’ una sentenza che era già scritta e per questo sono incazzato nero. Il procuratore Laviani mi ha detto a processo, sbattendo i pugni sul tavolo: ‘Basta, ormai è una questione personale’. Parliamo di un accanimento, di una forzatura.
Non ci sono prove, anzi le prove dimostrano il contrario. Faremo sicuramente ricorso”
“Ci sono punti saldi: Magnini e Santucci non si sono mai dopati. Tutti i nostri controlli sono a posto, è venuto fuori che non abbiamo mai chiesto, né pagato per delle sostanze.
Il mio nome non è mai stato fatto, ma di cosa stiamo parlando?”