Sarah Sjostrom, nonostante la pandemia di coronavirus, ha potuto continuare i suoi allenamenti in modo relativamente normale.
Attualmente si trova presso il Centro Federale svedese a Stoccolma insieme al capo allenatore Johan Wallberg. Sjostrom si considera fortunata.
“Le restrizioni non sono state troppo gravi in Svezia. Sono molto contenta di aver potuto continuare tutto il lavoro in piscina e di potermi attenere alla mia routine. Posso immaginare che sia davvero difficile per tutti gli atleti del mondo che non hanno potuto avere la loro normale routine”.
Sarah Sjostrom è tornata in Svezia alla fine di Marzo dopo che il suo gruppo di allenamento internazionale, Energy Standard, è stato costretto a lasciare la Turchia prima che venissero chiuse le frontiere.
La Svezia, ha avuto un approccio diverso rispetto agli altri paesi europei.
Qualche settimana fa, vi avevamo anticipato che palestre e piscine erano state aperte, anche se le gare nazionali erano sospese.
LA REAZIONE AL RINVIO DELLE OLIMPIADI
Come ogni altro atleta olimpico, Sjostrom ha dovuto riadattare il suo allenamento e rifocalizzarsi per quelli che saranno i Giochi del 2021. Secondo l’atleta la decisione di posticipare i Giochi era “attesa” per le tante gare internazionali cancellate nelle settimane precedenti.
“E’ difficile perché tutto il mio allenamento è stato concentrato per essere al meglio a Luglio, ma questo è dovuto cambiare”.” Nessuno sa come cambiare i propri programmi perché questa è una situazione nuova per tutti quelli che mi circondano: la mia squadra, il mio club, il mio allenatore”.
Tuttavia, la Sjostrom ha trovato alcuni elementi positivi in quello che è stato un momento così terribile per lo sport internazionale. “Il mio modo di gestire la situazione era solo cercare di pensare che forse mi fa bene riposare un po’. Negli ultimi 8-10 anni ho gareggiato e viaggiato per il mondo ad altissimo livello. Forse è un bene rilassarsi adesso e non viaggiare sempre in giro per il mondo e vivere con la valigia in mano”.
La Nazionale svedese ha svolto alcune gare tra gli atleti di punta a porte chiuse in Aprile. Secondo Sarah la gara è andata bene ed ora ce ne sarà un’altra in programma a Giugno.
SULLA ISL
Secondo la Sjostrom l’introduzione della International Swimming League lo scorso anno ha reso questo sport più emozionante. La loro speranza è quella di organizzare un collegiale di allenamento e competizioni in ottobre. Il programma è stato denominato “Programma di solidarietà ISL”.
Sul punto la svedese precisa che ad oggi ancora non ci sono date certe a causa delle restrizioni conseguenti alla pandemia.
Infine, sul suo futuro, Sarah spera di continuare a nuotare per “molti, molti anni a venire”. Mi piace molto essere un’atleta, penso che sia una “vita di lusso” lavorare con qualcosa in cui si è bravi. È un momento davvero emozionante per essere un nuotatore professionista”.
In mezzo all’incertezza, Sarah, non vede l’ora di tornare a gareggiare, ogni volta che sarà necessario.