Piscine e palestre in Italia sono chiuse da Ottobre 2020 e, per effetto dell’ultimo DPCM del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, lo saranno ancora fino al 6 Aprile.
Negli scorsi mesi vi abbiamo riportato gli studi che dall’inizio della pandemia hanno confermato la sicurezza dell’ambiente piscina (leggi qui l’articolo). Oltre gli studi, ci sono state rassicurazioni anche da parte di esponenti del comparto medico-ospedaliero. A Novembre, Il dott. Francesco Vaia, il direttore generale dell‘Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani, dichiarava: “le patologie di cui soffre chi muore per il coronavirus sono le classiche malattie legate a uno stile di vita poco corretto. Il che ci deve far riflettere sul fatto che è sbagliato tenere i giovani, ma anche gli anziani, in casa, lontani dallo sport e dal tempo libero”.
Oggi, a sostenere la necessità di riaprire i centri sportivi, è il Prof. Francesco Landi.
Landi è il presidente della Società italiana di gerontologia e geriatria. Responsabile della Medicina interna geriatrica al Policlinico Gemelli di Roma.
In un’intervista rilasciata a Stefano Filippi e riportata integralmente dalla Federazione Italiana Nuoto si legge:
Non devo dire io di riaprire palestre e piscine. Non sono un politico. Come medico, però, le considero luoghi di cura.
Per anni abbiamo studiato, dimostrato da un punto di vista scientifico e quindi divulgato che l’esercizio fisico e lo sport sono quei due stili di vita che ci garantiscono di stare bene.
la dieta equilibrata e l’esercizio fisico sono il binomio perfetto.
la longevità non è soltanto un dono genetico o di natura, ma si conquista con i corretti stili di vita
Landi definisce le palestre e le piscine come bene primario dove fortificarsi, soprattutto in questa fase della pandemia.
Viene inoltre considerato il periodo di sedentarietà che il Covid ha portato con sé.
Sul punto dichiara:
Dobbiamo capire che le persone vanno riportate a fare attività fisica dopo questo lungo periodo di sedentarietà.
Moltissimi anziani sono a casa in poltrona ormai da un anno e non riescono più ad alzarsi da soli.
Hanno perso massa muscolare e ossea, sono stati troppo fermi e corrono rischi maggiori di cadere.
Teniamo altissima l’attenzione sul contenimento del contagio, ma dobbiamo anche riportare l’attenzione sullo sport come cura e strategia di prevenzione.
La medicina preventiva è una grande conquista degli ultimi decenni che non va perduta.
Puoi leggere l’intervista integrale qui