Il presidente del CIO, il Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach, in un’intervista rilasciata ieri ad un un giornale tedesco, ha difeso la decisione della sua organizzazione in merito alle Olimpiadi di Tokyo 2020.
Il 66enne attualmente è in quarantena nel suo ufficio di Losanna, in Svizzera, sul lago di Ginevra.
Bach ha riconosciuto che non ci sono “soluzioni ideali” alla pandemia di coronavirus in corso e al suo impatto sui preparativi degli atleti per i Giochi Olimpici.
Il Presidente, medaglia d’oro olimpica nel 1976 nella scherma con la Germania Ovest, ha esperienza con i conflitti olimpici. Nel 1980 doveva gareggiare ai Giochi Olimpici del 1980. Quella edizione fu boicottata dalla Germania Ovest insieme ad diverse altre nazioni, tra cui gli Stati Uniti.
Bach ha dichiarato con enfasi che
“una cancellazione non è all’ordine del giorno”
“La cancellazione distruggerebbe il sogno olimpico di 11.000 atleti di 206 Comitati Olimpici Nazionali e della squadra di rifugiati del CIO. Non si possono rimandare i Giochi Olimpici come una partita di calcio al prossimo sabato. Si tratta di un’attività molto complessa. Si può agire in modo responsabile solo se si dispone di basi affidabili e chiare per il processo decisionale. Noi lo controlliamo ogni giorno, 24 ore su 24”.
Bach invita tutti ad avere più tempo e pazienza affinché ci si possa concentrare su una decisone
Tra le complicazioni vi è il fatto che la costruzione che rappresenta il villaggio degli atleti è stata già venduta.
4.000 unità saranno vendute come condomini e altre 1.600 saranno affittate.
Con 11.000 atleti, allenatori e funzionari che arriveranno a Tokyo, trovare spazio per ospitarli senza il villaggio è una grande complicazione.
Rinviare i Giochi porterebbe dunque ad un collasso dell’attività finanziaria della città ospitante.
Per avere un’idea, il prezzo di vendita medio per metro quadrato di un appartamento a Tokyo nel 2019 era circa 7.800 dollari.
5 volte il prezzo di Manhattan, il mercato più caro degli Stati Uniti.
Questo non è l’unico problema che graverebbe sul Comitato Olimpico in caso di rinvio.
Bach dunque afferma che stanno lavorando ad una soluzione al problema.
Il CIO, dunque, sostiene al suo interno la conferma dei Giochi olimpici a Luglio, senza alcun differimento.