Per effetto delle nuove misure restrittive emanate dal governo britannico, Londra e l’area sud-est dell’Inghilterra sono entrate nel “livello 4”.
Il livello 4 comporta la chiusura di tutte le piscine ed impianti sportivi. Inoltre nessuno può lasciare il proprio domicilio, se non per una motivata ragione.
Tra le sanzioni in caso di violazione delle norme ci sono multe salate. La polizia può inoltre sciogliere eventuali raggruppamenti di persone, con multe in questo ultimo caso, che possono arrivare a 10 mila sterline.
In risposta alle ultime restrizioni, Swim England ha pubblicato un comunicato stampa sul proprio sito web.
Swim England esprime la sua comprensione della necessità di proteggere il Servizio Sanitario Nazionale. Allo stesso tempo, si dice delusa per il fatto che le strutture per il nuoto si sono dimostrate a basso rischio in termini di trasmissione del coronavirus.
L’amministratore delegato Jane Nickerson ha dichiarato:
“Apprezziamo la necessità di proteggere il nostro fantastico Servizio Sanitario Nazionale e di aiutare a controllare il nuovo ceppo di coronavirus che continua a diffondersi in tutto il paese. Tuttavia, abbiamo dimostrato più volte che le piscine e i centri ricreativi sono ambienti ben gestiti. Con il cloro ed i controlli il rischio di trasmissione può essere mitigato con successo.
Inoltre, Swim England sottolinea che nelle piscine si aiuta il Servizio Sanitario Nazionale. Il nuoto ed il movimento sono infatti fattori che allontanano i rischi di ammalarsi.
Jane Nickerson ha specificato che i nuotatori rientranti nelle zone “4” non possono spostarsi per allenarsi in una zona “3”.