Oggi 2 Febbraio 2021 sono esattamente 100 giorni dal provvedimento di sospensione delle attività per le palestre e le piscine.
OTTOBRE
Il 19 Ottobre 2020, il presidente del consiglio dei ministri “metteva in guardia” i gestori di piscine e palestre sulla necessità di applicare i protocolli esistenti nelle proprie strutture. Se non fossero state applicate tutte le misure di contenimento del contagio, avrebbero subito la chiusura degli impianti.
Dai controlli effettuati non emersero criticità.
Il 25 Ottobre 2020, il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, firmò il DPCM con il quale si sospendevano tutte le attività di palestre, piscine e centri sportivi.
Quel provvedimento era valido ed efficace fino al 24 Novembre 2020.
sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi.
All’indomani della pubblicazione del nuovo provvedimento, la Federazione Italiana Nuoto precisava che:
DICEMBRE
La sospensione delle attività viene prorogata a messo di un nuovo DPCM. Il 3 Dicembre 2020 vengono emanate le disposizioni per contrastare la diffusione del coronavirus con validità fino al 15 Gennaio 2021.
GENNAIO
La speranza della riapertura è legata al sistema di colori delle Regioni. Alla decadenza del DPCM di Dicembre, si proroga ulteriormente la chiusura degli impianti sportivi fino al 5 Marzo 2021.
LA SITUAZIONE ATTUALE
Sono trascorsi esattamente 100 giorni dalla chiusura ed allo stato, non vi è certezza sulla reale possibilità di riapertura il 5 Marzo.
Il primo provvedimento di chiusura degli impianti è arrivato il giorno 9 Marzo 2020. Durante la prima drammatica epidemia di coronavirus le palestre e le piscine sono state chiuse per circa 80 giorni.
Facendo un calcolo veloce negli ultimi 11 mesi lo sport di base ha chiuso i battenti per 180 giorni. I giorni salgono a 210 inserendo anche Agosto).
L’unica possibilità di rivedere la sala pesi o la piscina potrebbe essere la “zona bianca”. Nessuna Regione ad oggi, risulta averne i parametri.
Ma non c’è solo gli ambienti da mettere in sicurezza delle piscine.. Prima di tutto ci sono da mettere in sicurezza anche in retroattivo tutti i Lavoratori delle piscine COMUNALI ITALIANE con tutte le tutele anche sanitarie!!! In quanto moltissimi assistenti bagnanti che sono obbligatori e i vari Lavoratori sportivi: istruttori nuoto e similari, allenatori nuoto e similari ecc. Risultano essere in moltissimi casi sprovvisti di visite mediche periodiche obbligatorie!!!! Senza corsi sicurezza sugli ambienti di lavoro, senza DPI di protezione individuali, senza INAIL che comporta rischi sia per gli stessi Lavoratori che per i clienti stessi bambini, atleti, turisti, disabili, famiglie messi a contatto gli uni con gli altri con possibilità di trasmettere a vicenda malattie infettive e covid… Read more »