A pochi giorni dall’inizio dei Mondiali FINA di Gwangju, il Presidente della Federazione Italiana Nuoto e della LEN, Paolo Barelli, ha rilasciato un’intervista al quotidiano di informazione sportiva “Il Corriere dello Sport”.
Barelli seguirà i Mondiali tra Roma e Gwangju, dove afferma di non poter rimanere per tutta la durata degli stessi.
L’intervista, disponibile sull’edizione cartacea del quotidiano di Giovedì 11 Luglio, si apre con la premessa “Io non posso stare 20 giorni in Corea come i dirigenti FINA”.
Il Mondiale coreano rappresenta per l’Italia secondo Barelli, un occasione per migliorare. La Nazionale italiana va dunque a Gwangju per fare del suo meglio. Vi è la consapevolezza infatti che in qualsiasi parte del mondo ed in qualunque momento può emergere improvvisamente un campione.
La crescita del movimento italiano è confermata dai risultati ottenuti in campo internazionale, ma, sottolinea Barelli: “E’ giusto pensare che anche gli altri paesi abbiano fatto altrettanto”.
Un Italia che è in crescita e guarda allo sviluppo di tutte le discipline acquatiche.
Continua Barelli sul Corriere:
“Abbiamo sempre voluto portare avanti tutte le discipline. Nuoto, pallanuoto, acqua libere, tuffi, sincronizzato. In alcune discipline c’è un ricambio generazionale, penso ai tuffi senza Cagnotto e Dallapè dove comunque stiamo ripartendo bene. Su altre, come il fondo con Paltrinieri e Acerenza, stiamo allargando le nostre rose”.
Sui nuovi Circuiti
Interessante il passaggio finale dell’intervista, dove il Presidente Barelli si sofferma sui nuovi circuiti di eventi, nati a partire da questa stagione.
La domanda che gli viene posta è la seguente:
Invece, il nuoto mondiale dove va? Sono nati nuovi circuiti come la International Swimming League e anche la FINA ha ampliato il calendario degli appuntamenti.
Barelli risponde:
“Bisogna stare molto attenti. Noi non siamo il tennis. Un nuotatore non può replicare un 400 stile libero – solo per fare un esempio – 20 volte in una stagione ad alto livello. Bene le novità ma senza esagerare. E’ importante trovare un punto di equilibrio e la FINA dovrebbe lasciare una maggiore autonomia ai movimenti continentali”.
Nota: La stagione 2019 dell’International Swimming League prevede una tappa in Italia, a Napoli, il 12 e 13 Ottobre 2019.