L’annuncio dell’inserimento dei 50 metri dorso, rana e farfalla nel programma olimpico di Los Angeles 2028 ha scosso il mondo del nuoto come un fulmine a ciel sereno.
Dopo anni di richieste e discussioni, il Comitato Esecutivo del CIO ha approvato all’unanimità la proposta di World Aquatics, ampliando il programma olimpico a 41 eventi nel nuoto e 55 totali nelle discipline acquatiche.
Una rivoluzione vera, che porta per la prima volta tutte le specialità dei 50 metri sul palcoscenico a cinque cerchi.
Le reazioni degli atleti non si sono fatte attendere. Alcuni hanno celebrato l’annuncio come un momento storico, altri l’hanno accolto con ironia o con aperta disapprovazione.
Adam Peaty, primatista mondiale dei 50 rana, ha colto l’occasione per confermare pubblicamente la sua intenzione di provare a qualificarsi per la sua quarta Olimpiade: “Questo è il miglior risultato per il nostro sport. Permetterà a più persone di farne parte più a lungo. Ho una buona sensazione per i prossimi tre anni”.
Emozionato anche Andrii Govorov, detentore del primato mondiale nei 50 farfalla, che ha definito questo momento come il coronamento di una vita passata a inseguire la velocità assoluta: “Tutta la mia vita ho sognato di poter mostrare il mio capolavoro alle Olimpiadi. Oggi tutto è cambiato”.
La più diretta è stata Sarah Sjostrom, che su Instagram ha scritto: “Tutti i 50 finalmente inseriti nel programma olimpico. La notizia migliore di sempre per il mondo del nuoto“.
Sullo stesso tono celebrativo anche Michael Andrew, sprinter statunitense: “Oggi è il giorno più bello della mia carriera sportiva. Non pensavo sarebbe mai successo. L’impatto che avrà questa decisione sul nostro sport sarà enorme”.
Non sono mancate le risposte ironiche. Shaine Casas ha scritto: “Nuoteremo fino a 50 anni”, mentre Olivia Smoliga ha sintetizzato tutto in un lapidario: “omggg”.
Dall’Italia, Benedetta Pilato, ex primatista mondiale dei 50 rana, ha affidato a un post ironico il proprio commento: “Eh ma non è distanza olimpica, bla bla bla”. La frase, ripetuta per anni da chi sminuiva la distanza sprint, ora suona come una rivincita.
Non tutti, però, hanno accolto con entusiasmo la novità. Thomas Ceccon ha espresso disapprovazione con una reazione eloquente: pollice verso nelle sue storie. Un segnale chiaro di dissenso.
Anche Kliment Kolesnikov, detentore del record mondiale dei 50 dorso, ha reagito pubblicando una foto ironica come risposta al post di World Aquatics.
L’aggiunta dei 50 metri negli stili dorso, rana e farfalla rappresenta molto più di una modifica tecnica al programma. Significa riconoscere l’evoluzione dello sport, dare spazio agli specialisti, offrire nuove opportunità di medaglia. Ma anche alimentare un dibattito sul valore delle distanze sprint e sul loro impatto sulla preparazione olimpica tradizionale.
Mentre il mondo si prepara a vivere l’Olimpiade più estesa della storia per numero di eventi acquatici, il confronto è solo all’inizio. E il conto alla rovescia per Los Angeles 2028, oggi, ha preso tutta un’altra velocità.
Mi sa che è da correggere l’articolo. Ok ci sta menzionare la Pilato ma, purtroppo per lei, l’attuale primatista dei 50 rana è la Meilutytė
Grazie mille Jack! Mi sono fatta prendere dall’entusiasmo e ho mancato il doveroso “ex”. Grazie mille per la segnalazione, ho corretto subito 🙂