LOSANNA. L’Agenzia Mondiale Anti-Doping (WADA) ha riunito oggi il Comitato Esecutivo. Tema dell’assemblea sono state le raccomandazioni della Commissione di Conformità nei confronti della Russia.
“L’elenco completo delle raccomandazioni è stato approvato all’unanimità” dai dodici membri del Comitato esecutivo, ha dichiarato il portavoce della WADA.
La Russia, condannata per recidiva nel falsificare i dati dei controlli antidoping sui suoi atleti, dopo essere stata sospesa una prima volta all’alba dell’Olimpiade brasiliana, potrà ora presentare appello al Tribunale di Arbitrato per lo Sport (TAS).
Il governo, nella persona di Svetlana Zhurova, primo vicepresidente dellla commissione internazionale della Duma, ha infatti già annunciato che faranno ricorso al Tribunale Sportivo per provare a ribaltare questa posizione.
Il capo dell’agenzia antidoping russa (Rusada), Yuri Ganus, è invece convinto che la Russia non abbia “nessuna chance” di ribaltare in appello la decisione della Wada di bandirla per quattro anni dai Grandi Eventi dello sport.
Come anticipato in questo riassunto del caso le conseguenze di questa decisione sono molto pesanti per la Russia.
LE CONSEGUENZE
- Alla Russia in quanto nazione non è concesso di partecipare a nessun “Major Events” per i prossimi 4 anni. Ovvero Giochi Olimpici, Olimpiadi giovanili, Campionati del Mondo etc. Questo include ovviamente, tra le altre cose, le prossime Olimpiadi e ben 2 edizioni dei Mondiali di nuoto.
- La Russia non potrà ospitare nessun evento internazionale e nemmeno proporre la propria candidatura per 4 anni. Qualunque manifestazione sia già stata assegnata alla Russia dovrà essere spostata.
- Alla Russia e ai suoi esponenti federali sarà negato il ruolo decisionale all’interno di tutte quelle organizzazioni che hanno firmato il Codice della WADA. Tra queste c’è, ad esempio, la FINA. Inoltre gli sarà vietato presenziare alle stesse manifestazioni sportive.
Il punto più complesso riguarda i provvedimenti sugli atleti. Il comitato russo cercherà sicuramente un punto di incontro per mediare su questo argomento. Per ora secondo le direttive della WADA gli atleti russi per poter gareggiare dovrebbero riuscire a dimostrare la loro totale estraneità al caso. La bandiera Russa è comunque esclusa dalle manifestazioni. Per poter essere ammessi alle competizioni e gareggiare sotto la bandiera del CIO ogni singolo atleta deve dimostrare che :
– il suo nome non compare nel Report McLaren (ovvero i documento emerso dal primo scandalo, nel 2016)
– nessun dato relativo a sue analisi sia mai stato modificato o cancellato
– che nel database rilevato dai laboratori non ci sia nessun risultato positivo che lo riguardi.
Fonte: RaiSport.it