L’Australiana Lani Pallister E Gli Statunitensi Johnston E Whitlock Positivi al Covid

Secondo alcune fonti di SwimSwam, due nuotatori olimpici statunitensi, gli specialisti del mezzofondo David Johnston e Luke Whitlock, sono risultati positivi al COVID-19 a Parigi.

La notizia arriva dopo che lunedì il ranista britannico Adam Peaty è risultato positivo al COVID-19, poche ore dopo aver conquistato l’argento nei 100 rana maschili e aver condiviso il podio con l’americano Nic Fink.

Secondo le fonti, sia Johnston che Whitlock sono stati trasferiti in un hotel per isolarsi, mentre gli allenatori controllano da vicino l’intero gruppo di atleti. Whitlock era stato alloggiato in un appartamento del Villaggio Olimpico insieme a Hunter Armstrong, Thomas Heilman, Aaron Shackell, Matt Fallon e Ivan Puskovitch.

Lo status di Johnston per il suo unico evento in piscina, i 1500 stile libero maschili, è ora in bilico. Fortunatamente avrà qualche giorno per recuperare prima della gara di sabato 3 agosto. Tuttavia, la prospettiva di realizzare una doppietta piscina/acque libere e di nuotare i 10 km subito dopo aver avuto a che fare con il COVID-19 sembra un’impresa ardua a questo punto.

Whitlock starebbe accusando lievi sintomi, come la tosse, ma il diciottenne della Florida (’24) ha già disputato la sua unica gara, piazzandosi al 15° posto nella manche degli 800 stile libero maschili lunedì mattina con un tempo di 7:49.26, quattro secondi più lento del suo record personale di 7:45.19 dei Trials olimpici del mese scorso.

A differenza delle ultime due Olimpiadi, a Parigi gli atleti non sono vincolati dalle restrizioni COVID-19. A partire da martedì mattina, prima che si diffondesse la notizia della positività di Johnston e Whitlock, almeno sette olimpici erano risultati positivi al COVID-19.

Questa mattina, la testa di serie numero 5 dei 1500 metri stile libero femminili, Lani Pallister, non ha partecipato alla qualificazione. Secondo quanto riferito, l’australiana è risultata positiva al COVID-19 e si trova in isolamento nel villaggio olimpico.

Non esiste una politica universale sulla partecipazione degli atleti con COVID-19. La già citata squadra di pallanuoto femminile australiana, ad esempio, ha continuato ad allenarsi nonostante i cinque test positivi.

Diversi membri della squadra statunitense avrebbero già alloggiato in hotel al di fuori del Villaggio, il che potrebbe contribuire a limitare la diffusione della COVID-19 all’interno della squadra.

Sebbene gli attuali ceppi del virus COVID-19 presentino generalmente sintomi più lievi rispetto al ceppo che ha colpito le Olimpiadi di Tokyo nel 2021, il virus è ancora pericoloso per le popolazioni ad alto rischio e può ancora creare sintomi di long COVID, sebbene la ricerca sia ancora in evoluzione.

Il COVID-19 si diffonde più facilmente dell’influenza comune e anche i sintomi più lievi possono avere un impatto sulle prestazioni degli atleti alle Olimpiadi.

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About Giusy Cisale

Giusy Cisale

 GIUSY  CISALE A law graduate, and attorney for 15 years while devoting herself to running her swimming-focused blog, Scent of Chlorine. In 2015, she collaborated with Italian swimming news websites before joining SwimSwam in 2017. She loves swimming from every point of view and in 2016  became an official of the Italian …

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