L’Amministrazione Trump Ordina Alla Penn La Cancellazione Dei Records Di Lia Thomas

Il dibattito sull’inclusione degli atleti transgender nello sport femminile ha segnato un nuovo punto di svolta negli Stati Uniti. L’Office for Civil Rights del Dipartimento dell’Educazione ha infatti stabilito che l’Università della Pennsylvania ha violato il Title IX — la legge che proibisce la discriminazione basata sul sesso nell’istruzione e nelle attività scolastiche — permettendo a Lia Thomas, nuotatrice transgender, di competere nella squadra femminile nella stagione 2021-22.

La decisione, diffusa ufficialmente lunedì, accusa la Penn di aver “negato pari opportunità alle donne” consentendo a “maschi di competere nelle competizioni atletiche femminili e di occupare spazi intimi riservati alle donne”. Senza mai citare direttamente Lia Thomas, il provvedimento è chiaro nei suoi riferimenti.

Il Dipartimento dell’Educazione ha concesso all’Università dieci giorni per correggere volontariamente le violazioni, pena il deferimento al Dipartimento di Giustizia. Il piano proposto include tre misure fondamentali: la cancellazione di tutti i titoli, premi e record conquistati da Thomas, una dichiarazione pubblica di impegno al rispetto del Title IX e una lettera di scuse da inviare alle atlete che vedrebbero riconosciuti i risultati loro tolti.

Se attuato, il provvedimento comporterebbe, tra l’altro, la riassegnazione del titolo NCAA nei 500 stile libero alla statunitense Emma Weyant, che, gareggiando per Virginia, si era classificata seconda dietro Thomas nel 2022.

Craig Trainor, Acting Assistant Secretary for Civil Rights, ha commentato così:

Le bambine che guardano a modelli come Riley Gaines e Paula Scanlan possono trovare speranza in questo atto.

L’amministrazione Trump non permetterà che atleti maschi invadano spazi femminili o gareggino nelle categorie femminili.

L’Università della Pennsylvania, dal canto suo, si trova davanti a una scelta: conformarsi immediatamente al Title IX o rischiare la perdita dei fondi federali, già iniziata con la sospensione di 175 milioni di dollari decretata a marzo.

Questa misura si inserisce in una politica più ampia: lo scorso febbraio, il Presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che vieta la partecipazione di atleti transgender nelle competizioni sportive femminili.

La questione Thomas aveva già alimentato forti tensioni durante e dopo i Campionati Universitari del 2022, spingendo figure come Riley Gaines, Paula Scanlan e diversi politici a chiedere maggiori garanzie per l’integrità dello sport femminile. Ora, con l’azione formale del Dipartimento dell’Educazione, il tema si riaccende con forza, ponendo al centro del dibattito pubblico non solo lo sport, ma il delicato equilibrio tra inclusione e tutela delle categorie femminili.

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Giusy Cisale

 GIUSY  CISALE A law graduate and practicing attorney for 15 years, Giusy Cisale balanced her professional career with her passion for swimming by founding and managing her swimming-focused blog, Scent of Chlorine. Her expertise in the sport led her to collaborate with Italian swimming news websites starting in 2015, before joining …

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