Il nuotatore olimpico Klete Keller si è dichiarato non colpevole di tutte le sette accuse dinanzi al tribunale federale per il suo ruolo nei disordini del 6 gennaio al Campidoglio degli Stati Uniti.
La medaglia d’oro olimpica è stato identificato in video tra la folla che il 6 Gennaio 2021 ha assaltato il Campidoglio degli Stati Uniti.
Il 6 gennaio, i sostenitori del presidente Donald Trump, che ha perso le elezioni presidenziali del 2020, hanno fatto irruzione nel Campidoglio degli Stati Uniti e si sono scontrati con la polizia. La rivolta è avvenuta mentre il Congresso stava conteggiando i voti elettorali nelle elezioni dello scorso novembre, in cui il presidente eletto Joe Biden ha sconfitto Trump. Cinque persone sono state uccise in mezzo alla folla, tra cui l’ufficiale di polizia del Campidoglio Brian Sicknick.
Keller è stato ufficialmente accusato dal tribunale distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto di Columbia. La denuncia penale accusa Keller di essere entrato e rimasto consapevolmente in un edificio ad accesso limitato. Tra i capi di accusa c’è anche di aver tenuto un comportamento disordinato e di aver ostacolato l’applicazione della legge.
LE ACCUSE
- disordine civile
- Ostruzione di un procedimento ufficiale e favoreggiamento
- Entrare e rimanere in un edificio o terreno riservato
- Condotta disordinata e dirompente in un edificio o terreno riservato
- Impedire il passaggio attraverso il Campidoglio o gli edifici
- Sfilare, dimostrare o picchettare in un edificio del Campidoglio
Keller si è consegnato alle autorità federali il 14 gennaio 2021. È stato rilasciato senza cauzione. Tra le limitazioni che gli sono state imposte ci sono:
- Non tornare a Washington D.C. prima dell’inaugurazione presidenziale del presidente Biden il 21 gennaio.
- Non possedere armi da fuoco
Ha potuto invece mantenne la possibilità di viaggiare dal Colorado per visitare i suoi figli in North Carolina.