John Coates, vice presidente del CIO ha affermato all’AFP che le Olimpiadi di Tokyo, posticipate al 2021, si faranno, pandemia o meno.
In un’intervista telefonica, Coates ha detto che le Olimpiadi di Tokyo saranno:
“Giochi che hanno vinto il Covid”. “I Giochi sarebbero stati, i Giochi della Ricostruzione dopo la devastazione dello tsunami. Ora saranno i Giochi che hanno conquistato Covid, la luce alla fine del tunnel”.
La dichiarazione di Coates arriva nonostante i confini del Giappone siano chiusi alla maggior parte dei visitatori, e senza alcun pronostico per la distribuzione di un vaccino.
L’annuncio di Coates arriva dopo dieci giorni dalle dimissioni del Primo Ministro Giapponese Shinzo Abe.
Al momento il favorito come suo sostituto è il segretario di gabinetto Yoshihide Suga, dovrebbe comunque continuare il cammino di Abe verso i Giochi del 2021.
I preparativi sono fondamentali
Coates ha inoltre detto che la chiave per far si che i Giochi si svolgano sono i preparativi.
“Prima del Covid, Thomas Bach aveva annunciato questi come i Giochi meglio preparati della storia. I luoghi erano quasi tutti finiti. Ora sono tutti completati, il villaggio è fantastico. I trasporti sono stati portati a termine, tutto va bene.
Ora è stato tutto rinviato di un anno. Abbiamo avuto il compito monumentale di Rio assicurare tutte le sedi. Abbiamo rinegoziato i contratti con 43 hotel. Le sponsorizzazioni hanno dovuto essere prolungate di un anno, assiem ai diritti di trasmissione.
Il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) ha istituito una task force. Tra i compiti vi è anche quello di assicurare agli atleti di entrare in Giappone e l’opportunità o meno di prevedere gli spettatori.
Sui compiti della task force Coates dichiara:
“Il loro compito ora è quello di esaminare tutte le diverse contromisure che saranno necessarie per lo svolgimento dei Giochi”.
“Alcuni paesi lo avranno il Covid sotto controllo, altri no. Avremo quindi atleti provenienti da luoghi dove è sotto controllo e altri dove non lo è”.
“Ci sono 206 squadre… quindi c’è un compito enorme da svolgere sul versante giapponese”.
Coates è a capo del Comitato Olimpico Australiano ed è stato vice-presidente della fortunata candidatura olimpica di Sydney 2000.
La sua nativa Australia è stata tra i Paesi di maggior successo nel limitare la diffusione del virus, con soli 26.322 casi che hanno portato a 762 morti su una popolazione di 25 milioni di abitanti. Nonostante l’aumento dei nuovi casi in luglio e agosto, l’Australia ha registrato una media di meno di 100 nuovi casi al giorno nell’ultima settimana.
CORONAVIRUS IN GIAPPONE
Il paese ospitante i Giochi, il Giappone, ha registrato 71.000 casi di coronavirus (1.357 decessi). La popolazione del Giappone conta 126 milioni di abitanti. Questo lo rende uno dei più bassi tassi di infezione pro capite al mondo.
La tendenza globale, che non si è mai veramente arrestata da quando sono iniziati i grandi focolai a febbraio, è generalmente stabile nelle ultime settimane, con circa 250.000 nuovi casi giornalieri in tutto il mondo che portano a circa 5.500 decessi giornalieri.
L’intervista con Coates ha portato a un aumento del prezzo delle azioni da parte di Dentsu Group Inc., che è la società di marketing responsabile della gestione degli annunci pubblicitari per quello che si prevede sarà il pacchetto di sponsorizzazione con il più alto incasso nella storia delle Olimpiadi. Le azioni della società sono aumentate del 7,1%.