Ilya Shymanovich ha impressionato lo scorso autunno durante la seconda stagione della International Swimming League. Il 2020 del ranista bielorusso si concluse con il Record del Mondo nei 100 metri rana in vasca corta con il tempo di 55.34, stabilito durante i campionati nazionali.
SwimSwam ha intervistato Shymanovich parlando delle Olimpiadi e dell’esperienza alla ISL.
Il bielorusso ha intenzione di migliorare il piazzamento ottenuto agli ultimi Mondiali del 2019 (12° nei 100 metri rana).
Sulla ISL e la polemica sulla gambata irregolare
“Penso che la seconda stagione di ISL sia stata produttiva per me. Ho fatto molte gare veloci con ragazzi forti. Sono stato molto contento dei miei risultati. È stato assolutamente un nuovo livello di competizione perché ogni nuotatore aveva il proprio modo di gareggiare. Mi piace questa atmosfera da bolla perché tutti gli sportivi erano in un unico posto tutti insieme. Ha creato un’atmosfera unica e unita per tutti noi”.
Durante la seconda stagione della ISL, intorno a Shymanovich si è accesa la polemica fatta scoppiare dalla allenatrice di Adam Peaty e del team London Roar, Mel Marshall.
Mel Marshall pubblicò sul suo profilo Instagram una serie di video sollevando la polemica sulla regolarità di alcuni movimenti fatti duranti le fasi di avvicinamento al muro. Le gare a cui si riferiva riguardavano proprio Shymanovich e Vlad Morozov.
In merito a quell’episodio Shymanovich ci ha risposto:
“Ogni sportivo ha la sua tecnica individuale per ottenere il miglior risultato. La gente dice che ho una gambata molto stretta e alcuni lo considerano illegale, ma non infrange nessuna regola FINA. Ho sentito parlare dell’utilizzo di video subacquei durante i Giochi Olimpici e i Campionati del Mondo, e devo dire che sono a favore di questa idea”.
Abbiamo chiesto come sta vivendo la situazione pandemica, che ha sconvolto i programmi di tutto il mondo. Ilya ha risposto che il suo programma di allenamento non è cambiato.
“Seguo tutte le regole sanitarie e mi alleno come al solito”.
Infine, in merito all’ascesa della Bielorussia nel nuoto, Shymanovich attribuisce il successo al sostegno dato agli atleti da parte della Federazione.