Il presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach, riceverà il Premio per la Pace di Seoul 2020.
Il Premio per la pace di Seoul riconosce le persone che hanno dato un contributo alla pace tra le nazioni sulla base degli ideali della 24a edizione dei Giochi Olimpici che si sono svolti a Seoul, in Corea, nel 1988. E’ assegnato dalla Seoul Peace Prize Cultural Foundation, che è composta da 500 cittadini coreani e 800 internazionali.
Bach riceverà questo premio per i suoi sforzi per promuovere la pace durante i Giochi Olimpici Invernali di Pyeongchang 2018. In quella occasione assicurò la partecipazione della delegazione nordcoreana. Inoltre vi fu una squadra di hokey femminile con componenti sia nord che sud coreane. I due Paesi sono separati dalla seconda guerra mondiale e hanno una lunga storia di tensioni e ostilità.
Thomas Bach è il 9° presidente del CIO. È stato eletto il 10 settembre 2013. Bach è stato campione olimpico nella scherma (fioretto a squadre) ai Giochi Olimpici di Montreal del 1976 e del 2006. Prima di diventare presidente, è stato membro fondatore della Commissione degli atleti del CIO. Ha fatto parte del Comitato esecutivo del CIO ed è stato vicepresidente per oltre 10 anni.
La Fondazione Culturale del Premio per la Pace di Seoul si è anche complimentata con Bach per il suo impegno a favore dei rifugiati.
Ha affermato:
“il presidente del CIO Bach ha costantemente sostenuto i rifugiati attraverso la creazione della Squadra Olimpica dei Rifugiati e della Fondazione Olimpica per i Rifugiati. Ha contribuito a promuovere i diritti umani dei rifugiati. Ha aumentato la consapevolezza globale dei problemi dei rifugiati e rinnovato la prospettiva mondiale sui rifugiati”.
La 15a cerimonia del Premio per la Pace di Seoul si terrà entro l’anno. Alla cerimonia, Bach riceverà il premio, ed una somma di 200.000 dollari.
LE DICHIARAZIONI DI BACH
“È un grande onore ricevere questo premio”.
Vorrei ringraziare la Fondazione Culturale del Premio della Pace di Seoul per la sua decisione.
Questo premio appartiene all’intero CIO e a tutto il Movimento Olimpico.
Senza il sostegno di tanti, queste conquiste per la pace attraverso lo sport non avrebbero mai potuto essere realizzate.
Tutti noi del Movimento Olimpico prendiamo questo prestigioso premio come un incoraggiamento a rafforzare ulteriormente i nostri sforzi per dare un contributo alla pace, alla solidarietà e all’unità dell’umanità, in tutte le nostre diversità, attraverso lo sport”.