Negli Stati Uniti continuano le polemiche intorno alla partecipazione e alla vittoria di Lia Thomas nei 500 stile libero femminili (yard) nel Campionato femminile della settimana scorsa.
Lo scorso 16 Marzo 2022 iniziò la sessione femminile del Campionato di nuoto NCAA.
Durante il secondo giorno del campionato di nuoto femminile, alcuni manifestanti che si sono identificati come “Salva gli sport femminili” si sono riuniti fuori dalla piscina per protestare contro la partecipazione di Lia Thomas.
Lia Thomas ha conquistato il titolo nelle 500 yard stile libero femminili, con il tempo di 4:33.24, diventando la prima atleta transgender della storia a vincere il titolo. Al secondo posto si posizionò Emma Weyant con 4:34.99, mentre a chiudere la top 3 Erica Sullivan con 4:35.92.
Lia Thomas ha rispettato la politica degli atleti transgender della NCAA. Questa permette alle donne trans di competere in una squadra femminile se hanno completato un minimo di un anno di trattamento di soppressione del testosterone. Thomas si è sottoposta al trattamento negli ultimi due anni e mezzo.
LA REAZIONE DEL GOVERNATORE DELLA FLORIDA
Ron De Santis, governatore conservatore, ha scritto apertamente su Twitter:
Permettendo agli uomini di competere negli sport femminili, la NCAA sta distruggendo le opportunità per le donne, prendendo in giro i suoi campionati e perpetuando una frode.
“In Florida, rifiutiamo queste bugie e riconosciamo Emma Weyant di Sarasota come la migliore nuotatrice femminile nei 500 Yard stile libero”
By allowing men to compete in women's sports, the NCAA is destroying opportunities for women, making a mockery of its championships, and perpetuating a fraud.
In Florida, we reject these lies and recognize Sarasota's Emma Weyant as the best women's swimmer in the 500y freestyle. pic.twitter.com/tBmFxFE3q6
— Ron DeSantis (@GovRonDeSantis) March 22, 2022
CHI E’ LIA THOMAS
Lia Thomas, all’inizio di Dicembre, si è raccontata in una video intervista con SwimSwam.
La 22enne ha detto che si è resa conto di essere trans all’inizio state del 2018, ma ci è voluto quasi un anno intero prima di iniziare il processo di transizione.
“Ho capito di essere trans l’estate precedente, nel 2018”, ha detto Thomas.
“C’era molta incertezza. Non sapevo cosa sarei stata in grado di fare, se sarei stata in grado di continuare a nuotare. E così, ho deciso di nuotare fuori l’anno 2018-2019 come uomo, senza fare coming out. Questo mi ha causato molta angoscia.
“Stavo lottando, la mia salute mentale non era molto buona. Era un sacco di disagio, fondamentalmente solo sentirsi intrappolati nel mio corpo. Non era allineato.
“Ho deciso che era il momento di uscire e iniziare la mia transizione”.
Thomas ha quindi iniziato la transizione nel maggio del 2019. Ha iniziato la terapia ormonale sostitutiva.
Nella stagione 2019-20, ha gareggiato nella squadra maschile. Ha descritto quella stagione come una fase incredibilmente scomoda, in quanto continua a competere nella squadra maschile nonostante fosse in procinto di diventare una donna.
“Essendo nelle prime fasi della transizione, è stata un’esperienza molto imbarazzante. Ero fondamentalmente una donna che competeva in gare maschili. Era scomodo, quindi non ho gareggiato molto”.
Nell’estate del 2020, un anno dopo aver iniziato la soppressione del testosterone, ha presentato la documentazione medica alla NCAA. Dopo l’approvazione, ha iniziato a competere nella squadra di nuoto femminile.
Poi è arrivata la pandemia di COVID-19, che ha portato l’Ivy League a cancellare l’intera stagione di nuoto universitario 2020-21.
POLITICHE TRANSGENDER NCAA
La politica transgender della NCAA stabilisce che: “Una femmina trans trattata con farmaci per la soppressione del testosterone può continuare a competere in una squadra maschile. Non può competere in una squadra femminile senza passare a uno status di squadra mista fino al completamento di un anno di trattamento di soppressione del testosterone”.
Thomas, che ora è due anni e mezzo in terapia ormonale sostitutiva, è, quindi, ammissibile a competere nella squadra femminile.
Il Comitato olimpico internazionale (CIO) ha recentemente pubblicato le linee guida per quanto riguarda le regole transgender.
Non sono state revocate le regole NCAA. Invece, si invita ogni sport a implementare le proprie linee guida su ciò che costituisce un vantaggio sleale.
Afferma il CIO:
“Gli atleti dovrebbero essere autorizzati a competere, ma il vantaggio sleale deve essere regolato”.
Per quanto riguarda le linee guida del CIO, Thomas ha detto: “Penso che le linee guida che hanno presentato sono molto buone. Fanno un ottimo lavoro per promuovere l’inclusività mantenendo l’integrità della competizione”.