I rappresentanti di 35 nazioni, tra cui l’Italia, hanno firmato la scorsa settimana una dichiarazione per chiedere maggiori sanzioni contro la Russia e la Bielorussia in seguito alla guerra in corso contro l’Ucraina.
Le richieste avanzate sono:
- sospensione degli organi nazionali di governo dello sport russi e bielorussi dalle federazioni sportive internazionali
- gli individui strettamente allineati con gli Stati russi e bielorussi, compresi i funzionari governativi, siano rimossi dalle posizioni di influenza nelle federazioni sportive internazionali.
- prendere in considerazione la possibilità di bloccare le trasmissioni delle competizioni sportive in Russia e Bielorussia.
Nella richiesta, che potete leggere qui , si precisa:
“La guerra immotivata e ingiustificabile della Russia contro l’Ucraina, favorita dal governo bielorusso, è ripugnante.
Costituisce una flagrante violazione dei suoi obblighi internazionali.
Il rispetto dei diritti umani e le relazioni pacifiche tra le nazioni costituiscono il fondamento dello sport internazionale”.
Chiediamo a tutte le federazioni sportive internazionali di tenere conto di questi principi. Plaudiamo a tutte quelle che hanno già preso provvedimenti. Incoraggiamo i nostri organismi sportivi nazionali a impegnarsi in tal senso con le loro federazioni internazionali. Queste restrizioni dovrebbero rimanere in vigore fino a quando la cooperazione nell’ambito dell’ordine internazionale basato sulle regole non sarà di nuovo possibile.
LA RISPOSTA DEL COMITATO OLIMPICO RUSSO
Tra i 35 firmatari figurano 29 Paesi europei, oltre ad Australia, Canada, Giappone, Nuova Zelanda, Corea del Sud e Stati Uniti.
Il Comitato olimpico russo ha rilasciato una dichiarazione in risposta.
Purtroppo, l’escalation forzata dell’isteria anti-russa continua. Ciò avviene in assenza di qualsiasi reazione alla diffusa interferenza delle strutture statali occidentali negli affari dei Comitati Olimpici Nazionali. A questi viene ordinato di sostenere restrizioni e sospensioni su base nazionale. Viene vietato di partecipare alle competizioni in cui gareggiano i russi.
Due settimane fa, Inside the Games ha riferito che il Comitato Olimpico Russo e un totale di 21 federazioni sportive russe hanno presentato ricorso al CAS per ottenere il reintegro dei loro atleti nelle competizioni internazionali.
Il presidente del CIO Thomas Bach ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev domenica scorsa. E’ stato annunciato che il fondo di assistenza del CIO per gli atleti ucraini sarà triplicato a 7,5 milioni di dollari. Il denaro servirà a sostenere gli allenamenti e i trasporti per Parigi 2024 e Milano Cortina 2026.
Zelensky ha elogiato il CIO per aver mantenuto la sua posizione contro le squadre e gli atleti russi che competono nella maggior parte degli sport olimpici.
Ha dichiarato:
“La Russia cerca di distruggere il popolo ucraino e di conquistare altri Paesi europei. Ma i suoi rappresentanti non hanno posto nella comunità sportiva mondiale”