MEETING CITTÀ DI LIVORNO
- Livorno, 21-22 Marzo 2025
- Vasca lunga 50 metri (LCM)
- Elenco iscritti (entries)
- Risultati Live
- Streaming live
- Criteri di qualificazione e tempi limite Singapore 2025
- Anteprima SwimSwam Italia
- Risultati Day 1 pomeriggio
- Risultati Day 2 mattina
- Risultati Day 2 pomeriggio
Al di là dei risultati in corsia, il Meeting Città di Livorno ha offerto anche uno sguardo sul futuro della preparazione d’élite. Nella giornata inaugurale, prima dell’inizio delle gare, una selezione di sprinter della nazionale ha partecipato a una sessione di test ad alta specializzazione, condotta in collaborazione tra la Federazione Italiana Nuoto e il team di ricerca dell’Università di Bologna, guidato dal professor Matteo Cortesi e dal dottorando Vittorio Coloretti.
L’obiettivo è chiaro: fornire strumenti concreti ai tecnici per migliorare l’efficienza del gesto tecnico e la resa in gara. Le parole del direttore tecnico Cesare Butini sono state esplicite: “La cura dei dettagli è il vero valore aggiunto per costruire grandi atleti e grandi risultati”.
A Livorno, i test si sono concentrati sull’analisi del “drag attivo” – ovvero la capacità di resistenza alla forza d’opposizione dell’acqua durante lo sprint. Un confronto tra prove trattenute (con freno noto) e sprint liberi ha permesso di stimare quanto ogni atleta riesca a “rompere” l’acqua. I dati raccolti saranno confrontati con quelli che emergeranno tra poche settimane agli Assoluti di Riccione, per valutare l’evoluzione della forma in due momenti chiave della stagione.
Ma il progetto va oltre. Le fasi successive prevedono l’introduzione di tecnologie di motion capture 3D, sensori indossabili, metabolimetri portatili ed elettromiografia per studiare la tecnica, l’economia del gesto e l’attivazione muscolare in modo sempre più preciso. L’obiettivo è uno: dare risposte immediate, utili all’allenamento quotidiano e al lavoro sul campo gara.
Il professor Matteo Cortesi, ex campione italiano dei 50 rana e oggi tra le figure accademiche più autorevoli nel panorama europeo della performance in acqua, guida da anni un laboratorio d’avanguardia sull’analisi del movimento natatorio. Al suo fianco il giovane ingegnere Vittorio Coloretti, talento emergente della ricerca biomeccanica applicata al nuoto e già premiato a livello internazionale.
Per la FIN non è una novità, ma una conferma: investire nella conoscenza scientifica, condividere competenze, e portare l’innovazione dove serve davvero — in vasca
dichiarazioni per gentile concessione di Federazione Italiana Nuoto